Il Fatto: “Letta a due piazze, B. è meglio di Grillo. G8, pene ridotte di poco”

Pubblicato il 14 Luglio 2012 - 00:54 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “B. meglio di Grillo. Letta confessa e divide il Pd”, così in apertura il Fatto Quotidiano del 14 luglio 2012. Il vice di Bersani, secondo il Fatto, rivela ciò che al vertice del partito molti pensano. “Ma il loro problema sono gli elettori che se ne vanno e scelgono 5 stelle”. D’altronde meglio il nemico che si conosce, lo dice il senatore Tonini: “Del Pdl sappiamo tutto, dell’altro no”.

Fa da sponda l’editoriale di Marco Travaglio: “Letta a due piazze”. “Dopo anni di relazione clandestina, Enrico Letta ha trovato il coraggio per un liberatorio coming out sul Corriere […] B. è meglio di Grillo perché Grillo propone di non ripagare i debiti, uscire dall’euro e non dare cittadinanza ai bambini nati da immigrati in Italia. E pazienza se Grillo, diversamente da B. non ha mai proposto di uscire dall’euro e di non ripagare i debiti: quanto allo ius soli il centrosinistra è talmente favorevole che ha governato 8 anni su 18 e non ha mai fatto la legge”.

Nel riquadro accanto si parla di economia: “Moody’s ci declassa, L’Italia declassa Moody’s”. Dopo manovre e tagli arriva la bocciatura dell’agenzia di rating sui bot. Ma governo, Europa e industriali protestano.

Oliviero Beha si occupa dell’attualità calcistica: “Tramonto del Caimano Rossonero”. Scrive Beha: “Faceva freddo ed era febbraio quando il neopresidente del Milan, Silvio Berlusconi, scese in elicottero a Milanello per la sua prima visita pastorale. Molti elicotteri dopo, Silvio cede due pezzi pregiati come Ibrahimovic e Thiago Silva solo per esigenze di bilancio”.

L’editoriale di Paolo Flores D’Arcais parla di “Bavagli e altre ignominie”. Ancora una volta secondo Flores D’Arcais Berlusconi detta le sue condizioni: “Subito la legge bavaglio (e sul binario morto la legge anticorruzione), questo il diktat mentre annuncia che si ricandida a (s)governare l’Italia”.

Il taglio centrale è dedicato all’Idaho, Stati Uniti, dove sono riuniti a consulto il guru di Facebook, Bill Gates e Murdoch. “Internet nelle mani dei padroni dell’universo” è il titolo. “Monti cerca di vendere l’Italia del futuro. Ma nel web si fa largo una rete parallela” , è il sottotitolo. Dalla colonna accanto la sentenza della Cassazione sugli scontri avvenuti durante il G8 a Genova. Scrive il Fatto: “Devastazione e saccheggio. Pene ridotte di poco: in cinque vanno in carcere”.

Chiude Carlo Tecce con la “sfida in rosa per il Tg1”. Dopo lo sbarco dei tecnici Tarantola e Gubitosi a Viale Mazzini, “Mario Monti vuole rimuovere il bullone Rai più fastidioso. Quello che blocca l’informazione”.