Enrico Mentana minaccia di lasciare Twitter: “Mi tiro indietro”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Maggio 2013 - 17:39| Aggiornato il 21 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Enrico Mentana, uno dei personaggi italiani più influenti su Twitter minaccia l’addio. “Twitter è così, o l’accetti o lasci” scrive Mentana che aggiunge: “Il numero di tizi che si esaltano a offendere su twitter è in continua crescita.Calmi, tra poco ce ne andremo, così v’insulterete tra di voi”. A infastidire Mentana soprattutto la possibilità di poter offendere, insultare restando anonimi: “Resterei se ci fosse almeno un elementare principio d’uguaglianza:l’obbligo di usare la propria vera identità.Strage di ribaldi col nickname”. Con un post sulla pagina Facebook spiega:

“Fattoidi di twitter: se adesso io scrivessi “si vergogni per quella frase detta in tv da (nome a piacere) contro i lombardi, o gli ebrei, o i mancini”, tempo pochi minuti si creerebbe una vera e propria catena di Sant’Antonio di proteste, recriminazioni, offese e intimazioni di rettifica all’indirizzo del malcapitato, ovviamente a nome del popolo lombardo, della comunità ebraica o di tutti i mancini. Il quale malcapitato dovrebbe poi passare il tempo a rispondere che in effetti quelle cose non le ha mai dette, e pochi se ne accorgerebbero, nel diluvio di ulteriori accuse e parole di indignazione. Mi è successo pochi giorni fa per una frase mai pronunciata da una nostra giornalista sull’equazione calabresi/ndrangheta per il caso Preiti, e si sta ripetendo pari pari per un’altra frase attribuita a Ferrara su siciliani e mafia nel dibattito su Andreotti, alla quale per di più io non avrei contrapposto un’immediato e isoluto moto di sdegno. Uno l’ha scritto, e tanti gli vanno dietro come pappagalli, solo per sentito cinguettare. E come per ogni passaparola il fattoide si ingigantisce, in parallelo con lo sdegno verso chi ha addirittura osato accostare – non si sa bene in che termini, perchè è tutto un “mi dicono” o un linkare a specchio – le parole mafia e Sicilia. Incredibile dictu.