“Equilibri in pericolo” di Carlo Federico Grosso su “La Stampa”

Pubblicato il 4 Febbraio 2010 - 15:18 OLTRE 6 MESI FA

Ieri 3 febbraio l’approvazione alla Camera della legge sul legittimo impedimento, estesa a tutti i ministri. Carlo Federico Grosso su “La Stampa” spiega come con questa legge gli equilibri dello Stato sarebbero in pericolo:

Tutto come da copione. La maggioranza ha votato ieri alla Camera il legittimo impedimento, l’ennesimo provvedimento salva-premier. Vi sono stati alcuni aggiustamenti rispetto al testo originario, il beneficio è stato esteso a tutti i ministri. Una scelta fatta per attenuare l’effetto ad singulam personam della versione iniziale (ed ottenendo così il risultato di coprire l’intero governo rispetto alla celebrazione dei processi).

La sostanza è rimasta in ogni caso inalterata. Sarà sufficiente una certificazione di Palazzo Chigi, e per sei mesi il Presidente del Consiglio potrà sfuggire al disturbo di un processo in un’aula di giustizia. La sospensione sarà reiterabile per due volte, per un totale di diciotto mesi, quanto basta per riapprovare il lodo Alfano con legge costituzionale. Sul piano giuridico c’è poco da rilevare. Il nuovo provvedimento legislativo è, come altri che lo hanno preceduto, illegittimo da un punto di vista costituzionale, e nel caso in cui venisse definitivamente approvato subirà verosimilmente la medesima sorte: approderà al Palazzo della Consulta e verrà annullato dalla Corte.

Il legittimo impedimento esiste già oggi, ma è regolato in modo ragionevole: può ottenere il rinvio del processo il politico che dimostra di avere un impegno istituzionale pressante. L’impedimento che autorizza il rinvio del processo è individuato in un episodio specifico di esercizio della funzione, ed il rinvio, valutato dal giudice, avviene soltanto con riferimento a quell’impedimento e per il tempo strettamente necessario. […]