L’Espresso sondaggio: con quale politico andresti a letto? Poi le scuse

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Agosto 2018 - 13:07 OLTRE 6 MESI FA
L'Espresso sondaggio: con quale politico andresti a letto? Poi le scuse

L’Espresso sondaggio: con quale politico andresti a letto? Poi le scuse

ROMA – L’Espresso [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] organizza un sondaggio estivo (“Con quale politico fareste sesso?”) e scoppia il caos con il settimanale accusato di sessismo.

Quattro uomini politici e quattro donne della politica vengono messi in mostra come possibili partner a letto. “Idee politiche a parte”, scrivono su L’Espresso, “fareste sesso con?”. La scelta tra i maschi è: con Fico perché è “ruspante”, con Macron perché “poliedrico”, con Davide Casaleggio perché è “indecifrabile”, con Giancarlo Giorgetti perché sa come si fa.

Ma è soprattutto per le donne che L’Espresso si incarta.

Si può infatti scegliere di fare sesso con la Santanché “per zittirla”; con la Le Pen per “sculacciarla”; con la Appendino “per svegliarla”; con il ministro Bongiorno per “disinnescarla”.

Questi servizi giornalistici (chiedo scusa ai veri giornalisti) sono di una stupidità che in confronto i film di Pierino erano da Oscar”, scrive su Facebook il web designer che si occupa di disabilità, Maximiliano Ulivieri. “È vero che la vita va presa anche alla leggera, magari concedendosi momenti pure stupidi – continua Ulivieri – Questo però va ben oltre la stupidità. È la nullità. Il vuoto cosmico. L’offesa verso ogni minima decenza”. Giulia Blasi, scrittrice e giornalista radiofonica, sottolinea con un tweet: “Apprendiamo da L’Espresso che le fantasie sessuali sulle politiche possono essere solo punitive. Fico è ruspante, Santanché va zittita. Molto bene”. Anche dalla pagina Facebook del collettivo Se non ora quando viene rincarata la dose: “Da l’Espresso non ce lo aspettavamo proprio: uomini da scegliere per i propri pregi, donne per i correlati difetti”.

Stefania Rossini, l’autrice del sondaggio, e Marco Damilano, il direttore de L’Espresso, hanno poi chiesto scusa:

“L’informazione – scrive Damilano – si compone di molte forme espressive, anche la satira lo è, e il tradizionale test agostano dell’Espresso ogni anno tenta di fare satira su un genere tipicamente stagionale e molto diffuso e al tempo stesso sui tic che vanno per la maggiore in quell’estate. Questa volta il gioco non è riuscito, Stefania Rossini vi spiega il motivo. Io non ho difficoltà a chiedere scusa, perché quella domanda sganciata dal contesto fa ribrezzo prima di tutto a me ed è distante anni luce dal mio modo di pensare. Il contesto, in questo caso, è una copertina sulla strana stagione che sta vivendo il nostro Paese proprio a proposito di diritti, discriminazioni razziali o di genere. Il contesto, soprattutto, è la storia e il presente di un settimanale come L’Espresso, da sempre in prima linea con battaglie coerenti sui diritti civili e sociali, nelle ultime settimane ancora più esposto. È il nostro dna, e se ci fosse un cambiamento anche minimo di questa carta di identità, lo si farebbe con un altro giornale oppure con un altro direttore. Ricordo tuttavia di quando un alto prelato tentò di giustificare un suo amico politico che aveva bestemmiato in pubblico dicendo che la bestemmia andava contestualizzata. Ecco, quella domanda è suonata come una bestemmia. E di questo, che prescinde dal contesto, chiedo scusa alle interessate e agli interessati, alle lettrici e ai lettori”.