Il fatto: “Aumentano la benzina e regalano 285 mln alle slot machine”

Pubblicato il 2 Giugno 2012 - 00:12 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’apertura della prima pagina del Fatto Quotidiano di sabato 2 giugno è dedicata all’aumento della benzina. Il pezzo, a firma Marco Lillo titola: “polemicamente: “Aumentano la benzina e regalano 285 milioni alle slot machine”. Scrive il giornalista: “Nelle casse del governo giace un tesoretto destinato ai concessionari del gioco d’azzardo, favoriti dal governo B. con uno scandaloso sgravio fiscale. Che aspetta Monti a cancellarlo per devolvere i fondi alla ricostruzione dell’Emilia?”

Il secondo taglio è dedicato al tonfo delle borse ed è firmato da Stefano Feltri: “Europa, Borse, spread, lavoro: è stato un altro venerdì nero”. Il consueto editoriale dui Marco Travaglio parla invece di un altro tema di queste ore: il calcio scommesse. Il titolo scelto è “Mistero Buffon”. Travaglio scrive: “Quando Paolo Rossi fu beccato nel primo calcio scommesse (quello del 1980) e si prese 2 anni di squalifica per un paio di puntate da 20 milioni di lire, un cronista gli domandò che cosa l’avesse spinto a rovinarsi per così poco, visto che guadagnava 5 miliardi all’anno. E lui: “Ho un figlio da mantenere”. Da allora ci si domanda chi scrive i testi ai calciatori. Ma anche ai presidenti, che un tempo Giulio Onesti chiamava “r icchi scemi” e non paiono cambiati granché (…)”.

Al centro, sempre a proposito del calcio scommesse, il Fatto Quotidiano dà spazio alla provocazione del ct Prandelli. Il quotidiano titola: “Saltare gli Europei: Prandelli ci pensa”.

Infine, sulla sinistra, un altro editoriale questa volta a firma Paolo Flores d’Arcais ci mette in guardia sul tema liste civiche. Scrive d’Arcais: “D’improvviso ‘tutti le chiedono, tutti le vogliono…’. Stiamo parlando delle liste civiche, diventate di colpo, proprio come il Figaro rossiniano, ‘il factotum della città’, cioè della politica. Fino a ieri, invece, per chi le proponeva erano solo frizzi e lazzi, o peggio: un irridente silenzio. Questo giornale, praticamente dalla nascita, insiste sulla necessità di liste autonome della società civile (e su primarie vere di coalizione) come antidoto all’avvitamento e imbarbarimento della politica in partitocrazia. Ora si svegliano tutti. Come mai? E soprattutto con quali intenzioni? (…)”.