Francia, Liberation non rispetterà il silenzio elettorale. Le Figarò troppo filo Sarkozy?

Pubblicato il 18 Aprile 2012 - 19:17 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI – Liberation si prepara a disobbedire alla legge sul silenzio elettorale e a pubblicare le proiezioni del voto di domenica sin dalle 18:30. Le Figaro ha preso una posizione talmente filo-sarkozysta durante la campagna che, in caso di una vittoria di Francois Hollande, potrebbe trovarsi ''decapitato''. Nella trincea elettorale scendono anche i direttori dei giornali e le loro scelte possono essere rischiose.

Rischia grosso il direttore di Liberation, Nicolas Demorand, che si prepara a sfidare la legge del 1977 per cui nessun risultato elettorale deve essere pubblicato prima delle 20:00, orario di chiusura delle urne. Una multa di 75.000 euro e' prevista per chi la infrange. Appuntamento dunque sul sito liberation.fr alle 18:30. Per il ''disobbediente'' Demorand, si tratta di un ''problema democratico vero''. Per la prima volta in Francia le urne – ma anche i media – dovranno fare i conti con Twitter e Facebook, 5,2 milioni di utenti per l'uno e 25 milioni per l'altro. Con questi numeri sembra impossibile che il nome del futuro inquilino dell'Eliseo non circoli gia' sui social network nel tardo pomeriggio, prima che il risultato diventi ufficiale.

La tentazione di dare la notizia sul sito prima esiste. Ma Liberation lo fara' solo se ''le fonti sono affidabili. Se dovremmo fare da apripista – assicura il direttore del giornale notoriamente di sinistra – lo faremo''. Molti media in Francia si interrogano su questa legge obsoleta per tutti e sul da farsi domenica. Ma nelle direzioni di I-Tele e BFM tv, dal sito del Nouvel Observateur e di Slate sembra prevalere la posizione piu' cauta di chi preferisce rinunciare ai minuti di gloria evitando grane con la giustizia.

Qualche grana potrebbe averla anche il direttore del Figaro Etienne Mougeotte che ha scelto da mesi una politica editoriale apertamente in favore della candidatura del presidente Sarkozy. Una vittoria socialista, data per certa dai sondaggi, potrebbe costargli la poltrona. Sul sito electronlibre.fr si legge infatti che ''alcuni emissari di Hollande'' avrebbero incontrato Serge Dassault, proprietario del Figaro, per fargli sapere che la partenza di Mougeotte ''permetterebbe buone relazioni con l'Eliseo in caso di vittoria del Ps''.

L'Ump ha denunciato ''i metodi stalinisti'' di Hollande, il quale ha assicurato che ne' lui ne' il suo entourage tentera' mai di influenzare la linea direttiva di un giornale.