Gb. Murdoch: ”una vergogna” le inchieste di polizia sul suo gruppo editoriale

Pubblicato il 6 Luglio 2013 - 12:48 OLTRE 6 MESI FA
Rupert Murdoch

Rupert Murdoch

LONDRA, GRAN BRETAGNA – Rupert Murdoch questa volta ha parlato in modo franco delle inchieste di polizia che hanno ‘decimato’ dirigenti e giornalisti del suo gruppo, definendole me ”una vergogna”. Il tycoon era sicuro che le sue parole non sarebbero uscite dalla stanza in cui si trovava. E invece e’ stato tutto registrato e mandato in onda dalla tv britannica Channel 4.

I maligni potrebbero dire che chi di intercettazioni ferisce di intercettazione perisce. Fatto sta che Murdoch si e’ ritrovato in una posizione simile alle vittime del Tabloidgate, lo scandalo delle intercettazioni telefoniche fatte dai giornalisti del suo gruppo per conquistare uno scoop in piu’. Il tycoon ha usato parole molto forti rivolgendosi lo scorso marzo ad alcuni giornalisti del suo tabloid Sun, fra cui alcuni inquisiti. Ha definito gli agenti di Scotland Yard ”incompetenti” e ne ha criticato i metodi negli arresti dei suoi dipendenti, fra cui si ricorda la sua ‘pupilla’, l’ex ad di News International, Rebekah Brooks.

”L’idea che gli agenti possano inseguire voi e le vostre famiglie fino nei vostri letti, alle sei del mattino, e’ incredibile”. Il magnate ha sottolineato anche che i pagamenti dei reporter ad agenti di polizia in cambio di informazioni – altro filone di indagini riguardante il suo gruppo – ”fanno parte della cultura di Fleet Street”, la storica via della stampa a Londra. Un portavoce di News Corp ha dichiarato che il magnate con quelle parole voleva solo mostrare empatia nei confronti del suo staff.

Questo pero’ non ha fermato la reazione delle istituzioni, soprattutto da parte dell’acerrimo avversario di Murdoch nel Regno Unito, il deputato laburista Tom Watson, che da sempre conduce le campagne contro il tycoon, accusato di tendenze monopolistiche nella carta stampata e nella tv via satellite. Watson ha chiesto a Scotland Yard di interrogare Murdoch, che avrebbe detto falsita’ nel corso della sua audizione di fronte alla commissione di Westminster proprio sul Tabloidgate.

”Aveva detto di collaborare pienamente con la polizia”, ha affermato il deputato, aggiungendo che invece dalla registrazione risulta il contrario. Watson pero’ non ha potuto sfruttare molto a lungo il momento di debolezza di Murdoch. Si è infatti dimesso da coordinatore del partito dopo lo scandalo sulle nomine di candidati laburisti che sarebbero state pilotate dal forte sindacato Unite.