Giornalisti, Di Maio convoca Fnsi e Odg. “Nessun confronto se non chiede scusa”

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Novembre 2018 - 06:17 OLTRE 6 MESI FA
Giornalisti, Di Maio convoca Fnsi e Odg. "Nessun confronto se non chiede scusa"

Giornalisti, Di Maio convoca Fnsi e Odg. “Nessun confronto se non chiede scusa”

ROMA – La Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi) e l’Ordine dei giornalisti (Odg) non incontreranno il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio.

In una nota congiunta il segretario generale Fnsi, Raffaele Lorusso, e il presidente Odg, Carlo Verna, hanno ribadito che “non sussistono le condizioni per un confronto serio e costruttivo”. Almeno fino a quando Di Maio non chiederà scusa alla categoria in merito alle polemiche tra stampa e M5s, dopo l’assoluzione della sindaca di Roma, Virginia Raggi.

Pertanto, dopo aver declinato l’invito per domani, 27 novembre, sindacato e Ordine dei giornalisti hanno risposto di no anche al nuovo invito del ministro, fissata per il 10 dicembre prossimo.

“Le ragioni – spiegano Lorusso e Verna – sono quelle illustrate in occasione dell’invito di qualche giorno fa. La convocazione di sindacato e Ordine insieme a non meglio identificate associazioni è una mancanza di rispetto verso chi rappresenta i giornalisti ed è legittimato a farlo da percorsi democratici codificati da leggi e statuti, quali elezioni, congressi e riunioni di organismi collegiali”.

“Peraltro – aggiungono – ai pesanti insulti alla categoria non è mai seguito un gesto di ravvedimento da parte del ministro. Riteniamo, inoltre, che un confronto serio e costruttivo non possa prescindere da atti chiari e trasparenti di contrasto al lavoro precario da parte del governo. Non si può impugnare la bandiera della difesa dei più deboli e allo stesso tempo insistere per azzerare il fondo per l’editoria, un provvedimento che, se approvato, avrà come unico risultato quello di far crescere il numero dei precari”.

Sindacato e Ordine, quindi, non incontreranno il ministro Di Maio, ma nella stessa giornata del 10 dicembre prossimo convocheranno un’assemblea pubblica davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo economico.