Giornalisti, firmato il rinnovo del contratto: c’è anche l’equo compenso

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Giugno 2014 - 18:36 OLTRE 6 MESI FA
Il segretario della Fnsi Franco Siddi

Il segretario della Fnsi Franco Siddi

ROMA – Editori (Fieg) e sindacato dei giornalisti (Fnsi) hanno firmato l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti. 

 “E’ un accordo importante per l’informazione. Sono contento di concludere la mia presidenza con un’intesa che favorisce la trasformazione con nuova occupazione soprattutto giovanile”. Così il presidente uscente della Fieg, Giulio Anselmi, commenta il via libera al rinnovo del contratto dei giornalisti.

“Bisogna dare atto dell’importante contributo del governo”, aggiunge Anselmi. “Per la prima volta – prosegue – ci sono regole certe per i rapporti con i collaboratori e si sono anche risolti alcuni annosi problemi del settore come l’ex fissa, che era una grossa minaccia sospesa. Si consolida, inoltre, la situazione dell’Inpgi, sia grazie ai nuovi contributi legati alle assunzioni, sia grazie a specifici interventi sugli ammortizzatori sociali”.

La bozza di contratto su cui si era, ad oggi, raggiunta un’intesa di massima tra le parti prevedeva alcune novità. La “ex fissa“, quella a cui Anselmi fa riferimento, è la superliquidazione cui hanno diritto i giornalisti che hanno lavorato nella stessa azienda almeno 15 anni. Le casse del fondo finanziato dagli editori con un contributo dell’1,5% sono state infatti messe a dura prova dai circa 3 mila prepensionamenti cui le imprese sono state costrette. Il nuovo contratto, se la bozza venisse confermata, prevede un pagamento rateizzato e spalmato su 15 anni e fino a un tetto di 65 mila euro. Cosa che, senza altri accordi migliorativi, penalizzerebbe i giornalisti Rai che finora hanno goduto di un’erogazione molto rapida della ex fissa.

L’accordo contiene anche il criticato punto sull’equo compenso, il minimo tabellare previsto per i collaboratori esterni dei quotidiani. Il collaboratore che scrive per un quotidiano un minimo di dodici articoli in un mese da almeno 1.600 battute ha diritto a un minimo di 250 euro lordi, cioè 3 mila euro lordi l’anno. Una soglia da molti (a partire dal presidente dell’Ordine, Enzo Iacopino) ritenuta inadeguata.