Giuliano Ferrara contro Travaglio: “Seppellitore, beccamorto mediatico”

Pubblicato il 23 Aprile 2013 - 20:23| Aggiornato il 12 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Giuliano Ferrara è un fiume in piena. Obiettivo: Marco Travaglio e un suo editoriale pungente su Giorgio Napolitano rieletto presidente. Sul Foglio scrive, ricordando l’articolo di Travaglio:

“Editoriale di domenica. Titolo (tanto per far intendere la questione): ‘Napolitano bis, Funeral Party’. E, con la precisa sensazione di una passeggiata al Verano, si incrociavano riferimenti al ‘cadavere putrefatto’ piuttosto che a quello ‘maleodorante’, naturalmente con opportuno ‘sarcofago’ ove si procede ‘inchiodando il coperchio dall’interno”.

“E siccome i cadaveri abbondano più delle virgole, nello scritto di Marco il Seppellitore, ecco la rievocazione di quello ‘imbalsamato e impagliato’, vista l’età che sale, dell’attuale inquilino del Quirinale, tra ‘necrofili di sinistra’ e (qui si fa quasi poetico, poggiando per un secondo la vanga) il ‘pedofilo di destra’. Buffetto anche ai colleghi giornalisti, impegnati verso Napolitano ‘con lavoretti di bocca e di lingua sulle prostate inerti e gli scroti inanimati delle solite cariatidi’.

“E’ da settimane che un linguaggio minaccioso e oscuro, da beccamorti mediatici, viene rovesciato addosso agli avversari politici con incoscienza e macabro godimento: un rimestare di cadaveri, uno scoperchiare di tombe, un affannarsi tra l’editoriale e la tumulazione”.

“A parte l’inarrivabile capo a cinque stelle, e la balordaggine di qualche eletto del popolo tramortito dal suo vagare con i ditini sulla tastiera dello smartphone, è Marco Travaglio sul Fatto che quotidianamente s’incarica della pratica da necroforo, annunciando imminenti altrui esequie e dettagliando pratiche collaterali – tra la denuncia politica e YouPorn”.