“Google morte”: l’app che gestisce i tuoi dati quando non ci sarai più

Pubblicato il 12 Aprile 2013 - 15:20| Aggiornato il 10 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Google lo chiama “Inactive account manager” ma per chi su internet “smanetta” abitualmente è già diventato Google Death. Ovvero il software di Google che si occupa di testamento digitale, cioè di cosa fare dei dati di un utente dopo la sua morte.

La questione non è oziosa perché il web assai difficilmente conosce l’oblio. Così quando un internauta muore restano, spesso e volentieri, tutti i suoi profili, sui social network e non solo. Qui si innesta l’applicazione di Google che permette di decidere che fine far fare ai nostri dati quando non ci saremo più.

L’utente, quindi, può decidere che tutti i suoi siti e le sue password “muoiano” con lui attraverso una cancellazione dei dati. Oppure può elencare fino a 10 persone che riceveranno le coordinate di accesso. Attenzione però, Google non aspetta il certificato di morte. Né tanto meno accerta che morte ci sia stata: l’unico criterio dell’app è l’inattività dell’utente. Se un profilo non viene attivato per un certo intervallo in automatico si procede all’invio. Prima parte una mail al proprietario dell’account, ovviamente. Occhio, quindi, a non distrarsi.