ROMA – Il Manifesto è salvo. Lo annuncia lo stesso quotidiano in un piccolo editoriale che compare sul fondo della prima pagina: è stato trovato l’accordo che consentirà al giornale di non sospendere le pubblicazioni. Accordo non del tutto indolore visto che i giornalisti operativi saranno 36 mentre altri 34 ruoteranno in cassa integrazione ma comunque una soluzione che evita scenari decisamente peggiori.
Scrive il quotidiano: “Trentasei, tra giornalisti e poligrafici, saranno al lavoro e 34 in cassa integrazione a rotazione. Al ministero del lavoro, abbiamo raggiunto un accordo che scongiura l’interruzione delle pubblicazioni. Un buon risultato anche se durissimoperché costringe il collettivo a grandi sacrifici (parlano i numeri) per rispettare condizioni molto pesanti nella gestione corrente dei bilanci”.
Quindi la decisione sofferta: “Ci siamo riusciti per l’ascolto e il rispetto che il ministero dello sviluppo economico e quello del lavoro hanno riservato ai quarant’anni di storia della nostra testata, per la collaborazione serrata con i commissari liquidatori, per l’apporto di Fnsi e Cgil, per l’impegno forte della squadra che ha affrontato la Liquidazione amministrativa lavorando in via Bargoni , per la solidarietà fattiva dei collaboratori che hanno continuato a scrivere gratuitamente dall’Italia e dal mondo. Ma non ce l’avremmo fatta senza il rinnovato amore con i nostri antichi lettori-sostenitori che abbiamo ritrovato vicini, con i circoli manifestini, con chi neppure sapevamo di avere accanto”.