I trans del caso Marrazzo rischiano la vita. La Procura chiede di sentirli subito.

Pubblicato il 17 Aprile 2010 - 13:14 OLTRE 6 MESI FA

Brenda

I trans del caso Marrazzo rischiano la vita e per questo la Procura di Roma chiede di poter interrogare in sede di incidente probatorio i sei transessuali coinvolti nella vicenda e i tre stranieri che avrebbero subito rapine da parte dei carabinieri accusati dell’estorsione all’ex presidente regionale.

È la nuova svolta delle indagini sul caso Marrazzo, riportata dal Corriere della Sera e da La Stampa, data dalla richiesta dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal pm Rodolfo Sabelli. Nella richiesta al gip i due fanno riferimento anche al tragico epilogo della vicenda del transessuale Brenda, “dapprima percosso e poi forse ucciso”.

Il riferimento non è casuale. Brenda fu trovato morto il 20 novembre scorso nel suo monolocale di via dei due Ponti. Soffocato dal fumo che aveva invaso l’appartamento dopo che un trolley sistemato all’ingresso aveva preso fuoco. Il transessuale si era incontrato più volte con Piero Marrazzo e in un’occasione – durante un festino al quale aveva preso parte anche il brasiliano Michelle – era stato girato un filmino che però non è mai stato ritrovato.

Il sospetto della Procura è che possa essere stato ammazzato perché diventato testimone scomodo di quel sottobosco che si muove dietro il traffico di prostituzione e cocaina. Del resto anche l’indagine sulla morte di Cafasso — lo spacciatore che per primo cercò di vendere il filmato girato dai carabinieri che ritraeva il Presidente della Regione in compagnia di Natalie, sullo sfondo mazzette di soldi e cocaina — fu inizialmente archiviata per overdose e adesso è stata riaperta ipotizzando che sia stato eliminato proprio da Testini.

«Si tratta di persone che proprio per la precarietà della loro condizione – si legge nella richiesta al gip – sono particolarmente esposte ad atti di violenza o di minaccia». A ciò si aggiunge anche il rischio che i trans, sprovvisti di permesso di soggiorno,«possano rendersi irreperibili e quindi non esaminati nel corso del dibattimento».