ROMA – Mediaset vola in Borsa: Vivendi aggressiva punta al 20%. Mediaset vola a Piazza Affari dopo l’affondo di Vivendi. Il titolo, che in avvio di seduta non è riuscito a fare prezzo, è entrato brevemente alle contrattazioni, segnando un rialzo del 22% a 3,3 euro prima di essere nuovamente sospeso. Vivendi, dopo aver annunciato di aver rastrellato il 3% del capitale di Mediaset e di puntare a una quota compresa tra il 10 e il 20%, apre in calo a Parigi ed esordisce con un -2,14% per poi attestarsi a -1,57%.
Scalata ostile: Vivendi punta al 20%. Dopo la dichiarazione di guerra su Premium in estate, Vivendi passa ora all’artiglieria pesante: il gruppo francese controllato da Vincent Bolloré ha annunciato a sorpresa di aver comprato direttamente sul mercato azioni Mediaset superando la soglia rilevante del 3%. Ha ora il 3,01% del capitale del gruppo televisivo controllato dalla famiglia Berlusconi tramite Fininvest e si dice pronto ad altri acquisti “in base alle condizioni del mercato” per portarsi “in un primo tempo” tra il 10 e il 20% del Biscione.
Fininvest accusa Bolloré e Vivendi di aver creato artificiosamente le condizioni per il ribasso del titolo. Vivendi afferma di essere entrato in Mediaset dopo che la prevista acquisizione di Mediaset Premium “ha malauguratamente fatto sorgere un contenzioso tra Vivendi e Mediaset” e dopo che “Mediaset e il suo azionista Fininvest non hanno accettato le proposte di Vivendi finalizzate a trovare una soluzione amichevole per risolvere la controversia”.
L’intenzione del gruppo media guidato da Arnaud de Puyfontaine è “sviluppare la propria attività nell’Europa meridionale” e la mossa su Vivendi è vista in linea con le proprie ambizioni strategiche quale primario gruppo internazionale con sede in Europa nel settore dei media e dei contenuti”. Vivendi aveva siglato un accordo con Mediaset in aprile in vista di una partnership strategica e industriale, che prevedeva diverse iniziative e l’acquisto del 3,5% del gruppo italiano, oltre al 100% di Mediaset Premium, in cambio del 3,5% del capitale sociale di Vivendi.
L’alleanza si è poi arenata a fine luglio quando Vivendi ha rovesciato le carte e anche il tavolo, affermando di non voler più procedere sul contratto di acquisto dell’intera Premium, ma di volersi fermare al 20%, puntando invece ad avere in tre anni il 15% di Mediaset con un convertibile. Da lì in avanti la guerra si è giocata in un ‘botta e risposta’ su quali fossero o meno gli impegni vincolanti da ottemperare tra le due parti con Mediaset che chiamava i francesi al rispetto del contratto e Parigi che sosteneva che il reale valore di Premium non fosse quello prospettato in primavera.