Rai sprechi: 5 milioni per smistare la posta, 29 per i gettoni d’oro
Pubblicato il 16 Maggio 2014 13:55 | Ultimo aggiornamento: 16 Maggio 2014 13:57
ROMA – Alla Rai si continuano a sprecare troppi soldi pubblici, nonostante le ripetute promesse di austerity, secondo quanto scrive Stefano Sansonetti sul Giornale. Quello che accade dietro agli annunci del presidente del Consiglio Matteo Renzi, dietro la cortina fumogena delle “cure dimagranti”, dietro la “spending review” del direttore generale Luigi Gubitosi, è un arcipelago di appalti e appaltini dai costi difficili da spiegare, come quello da 5 milioni e 450 mila euro per pagare “servizi di manovalanza, trasporto e trasloco”, cioè di smistamento di pacchi e posta, tra le varie sedi romane degli uffici Rai. Spiega Sansonetti:
“Se si vanno a leggere i documenti di gara e gli allegati, si scopre che fondamentalmente si tratterà di gestire lo smistamento di corrispondenza, giornali e plichi vari in quattro indirizzi. Per tutto questo, nei prossimi tre anni, si potrà arrivare a spendere la cifra di circa 10 miliardi delle vecchie lire. Ma le portate principali devono ancora arrivare. Non più di qualche mese fa i tecnici dell’ufficio appalti dell’azienda controllata dal ministero del Tesoro hanno predisposto i documenti di un bando quadriennale che vale la bellezza di 35 milioni e 648 mila euro. A cosa serviranno? Semplice, alla pulizia delle sedi di Roma, Milano, Napoli e Torino.
E in effetti quello delle sedi regionali è un calderone che brucia risorse a più non posso. Per la manutenzione edile degli uffici delle quattro città in questione, per esempio, un altro bando di gara della Rai prevede una spesa triennale di 9 milioni e 590 mila euro. Solo a Roma, per fare un esempio, il servizio dovrà coprire un elenco di 36 immobili. Tutti necessari? Per non parlare della manutenzione degli impianti di riscaldamento e condizionamento delle medesime sedi: in questo caso viene messo in preventivo un costo (anche qui triennale) di 12 milioni e 799 mila euro.
[…] Poi c’è il capitolo degli spostamenti in macchina tra le sedi della capitale. Questione anche di rappresentanza, che in Rai è sempre molto sensibile. Al punto che un altro contratto in via di definizione, della durata di 24 mesi, chiede la fornitura in affitto di un numero imprecisato di berline «1600 cc di colore di rappresentanza con autista». Dai documenti si apprende solo che le vetture dovranno garantire fino a un massimo di 15 spostamenti giornalieri. Il tutto alla modica cifra di 2 milioni di euro. Curioso notare l’allegato in cui si impone agli autisti un obbligo di riservatezza «per quanto concerne le notizie di cui dovessero venire a conoscenza durante la prestazione del servizio»”.
Oltre al discorso delle sedi romane e regionali, ci sono aspetti quasi comici come la spesa per i gettoni d’oro che vengono regalati ai vincitori dei giochi a premi sulle reti Rai:
“Ebbene, non più di qualche mese fa viale Mazzini ha staccato un assegno della bellezza di 29 milioni e 100 mila euro per acquistare monete d’oro dal Poligrafico dello Stato. Il quale non è che abbia concesso un grande sconto, visto che la base di gara era fissata in 30 milioni”.
Poi c’è l’appalto biennale per “la preparazione e consegna dei generi alimentari presso le sedi e i set di produzione di Roma”: 2 milioni di euro e l’impegno dell’impresa che vincerà la gara a fornire pasti anche per “diete a carattere religioso e diete vegetariane”. Quindi c’è il capitolo Rainews, il canale all news diretto da Monica Maggioni:
“Qui in ballo c’è un nuovo «Sistema integrato per la produzione di RaiNews 24». Costo dell’operazione: 10 milioni di euro, all’interno dei quali spunta pure un servizio da baby sitter. Ma a cosa serve, esattamente, tutta questa cifra? […] Bisogna allora andare a leggere il disciplinare di gara per capire che RaiNews24 ha bisogno delle seguenti forniture: sistema di produzione main e business continuity; materiale e apparati broadcast; lavori di realizzazione impianto audio/ video/ dati; lavori di realizzazione impianti elettrici; design, configurazione, servizi supporto verifica alla conformità e collaudo dei lavori; babysitting e assistenza alla messa in onda; manutenzione e supporto per 3 anni; servizi di migrazione contenuti; formazione. Per tutto questo la Rai ha fissato un importo massimo complessivo dell’appalto di 10.008.163 euro. All’interno del quale, quindi, proprio non si poteva rinunciare a un servizio di baby sitter”.