Salva Sallusti, Siddi (Fnsi): “Sciopero differito ma protesta va avanti. Lunedì una fiaccolata”

Pubblicato il 24 Novembre 2012 - 19:42 OLTRE 6 MESI FA

 

ROMA – Dopo la notizia dello sciopero differito contro la Salva Sallusti, previsto in un primo momento per lunedì prossimo, ma poi spostato, il presidente dell’Fnsi, il sindacato dei giornalisti, Franco Siddi, spiega le motivazioni dello spostamento.

“Lo sciopero lo differiamo, che è qualcosa un po’ diverso dal semplice rinvio. La data nuova ci vorrà poco ad averla, dipenderà dai fatti e dagli eventi. Sicuramente c’è una situazione in grande evoluzione, lo abbiamo registrato a livello politico e istituzionale. E c’è la sensibilità del presidente del Senato, che ha mostrato una valutazione attenta delle ragioni della protesta e ci ha rivolto un appello, in questo momento difficile nella vita del Paese e della sua coesione istituzionale, civile e sociale, a fare tutte le proteste che si ritiene e a valutare la possibilità di un differimento dello sciopero”.

“Noi – prosegue Siddi intervistato a Radio Popolare – gli abbiamo risposto che questa riflessione sarà speculare a quella che avanzerà, se avanzerà, nel corso del processo legislativo. La riflessione devono farla soprattutto coloro che hanno proposto la legge. Inoltre, nei giorni scorsi c’erano già stati segnali importanti. Ed è maturata un’importante iniziativa della Federazione degli editori, che considero il risultato della mobilitazione messa in campo dalla Fnsi. La Fieg ha detto di condividere, ed è la prima volta che accade in assoluto, le ragioni della protesta della Fnsi su una pessima legge e ha dato disponibilità, con una lettera formale, a valutare azioni comune”.

Questo il comunicato ufficiale dell’Fnsi sullo sciopero differito e sulla giornata di mobilitazione, prevista comunque per lunedì 26 novembre:

“La giornata dello sciopero differito, lunedì 26 novembre, dei giornalisti contro le inaccettabili proposte di legge che reintroducono il carcere per gli errori di stampa fatti dai cronisti, sarà l’occasione per una forma forte di protesta e mobilitazione. Dopo l’appello del Presidente del Senato a una riflessione sullo sciopero in questa fase del processo legislativo, e la dichiarata disponibilità della Federazione Editori per modalità condivise di protesta finalizzate a bloccare una pessima legge, lunedì ci sarà un impegno straordinario di tutto il mondo dell’informazione perché il Senato si fermi. Al punto in cui è arrivata la proposta di legge è inemendabile.

Tutta l’informazione italiana conferma e ribadirà ancora con più forza l’appello a tutti i senatori a recuperare la massima coerenza con l’ordinamento democratico della Repubblica, evitando di votare una legge ingiusta, iniqua, carica di elementi di rancore, inutile per la riparazione di danni da errori di stampa alla dignità dei cittadini; inefficace, infine, per evitare il carcere a un direttore condannato a 14 mesi. Al quale i proponenti, inizialmente, volevano evitare la galera. Il segnale della seconda carica dello Stato per le ragioni, per le proposte di tutti i giornalisti e per gli operatori dei media si trasformi in speculare riflessione dei membri del Senato.

Fnsi e Fieg stanno concordando un appello congiunto al Parlamento che verrà reso noto lunedì. La Federazione Nazionale della Stampa non ferma, perciò, la sua protesta. Proseguirà con molteplici azioni e iniziative, finché non sarà posto fine a un disegno che punisce il giornalismo investigativo, tutti i cronisti, tende a provocare l’oscuramento delle notizie scomode, propone solo propaganda e nessuna riparazione concreta ai cittadini eventualmente danneggiati nell’onore da errori di stampa. La giornata di lunedì renderà ancora più chiaro che tutto il mondo dell’informazione non si piega all’oscuramento delle verità, delle notizie di interesse pubblico, esaltando invece la funzione di controllo democratico dei poteri.

Nella stessa giornata, accanto a questo rinnovato e robusto impegno, si svolgerà a Roma un presidio, in Piazza del Pantheon dalle ore 19 alle 21, con fiaccole accese per indicare la luce contro ogni oscurantismo, per la dignità delle persone meno tutelate che non godono della ribalta dei riflettori, per indicare un impegno permanente per assicurare, con autonomia e responsabilità, il diritto a sapere, conoscere e affermare il pluralismo dell’informazione. La manifestazione è aperta a associazioni e cittadini. Analoghe iniziative si svolgeranno in diverse città d’Italia, dove le Associazioni Regionali di Stampa e i comitati di redazione avvieranno specifiche forme di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana conferma, comunque, che lo sciopero della categoria è solo differito. Sarà attuato immediatamente se tutti le azioni che via via hanno trovato nuove e importanti adesioni non dovessero trovare risposte appropriate nella sede istituzionale.