Salva Sallusti, Siddi: “Sciopero generale giornalisti lunedì 26 novembre”

Pubblicato il 22 Novembre 2012 - 18:12 OLTRE 6 MESI FA
Franco Siddi (Fnsi): Sciopero generale giornalisti lunedì 26 novembre contro il ddl Salva Sallusti (Foto Lapresse)

ROMA – Sciopero generale dei giornalisti contro il ddl salva Sallusti. Lunedì 26 novembre i giornalisti di quotidiani, televisioni, agenzie di stampa, periodici, testate web, free lance, uffici stampa si asterranno dal lavoro per protestare ”contro il provvedimento sulla diffamazione in discussione al Senato che limita gravemente l’autonomia dell’informazione”. Lo annuncia il segretario della Federazione della stampa, Franco Siddi.

“Stiamo inoltre lavorando all’organizzazione di una fiaccolata per illuminare – spiega Siddi – quello che gli altri vogliono oscurare“. La fiaccolata, prevista dalle 19 alle 21, sarà probabilmente organizzata nell’area del Pantheon.

Giovedì 22 novembre l’aula del Senato ha detto sì alla norma “salva-direttori”, inserita al Ddl Diffamazione dal relatore Filippo Berselli.

La Fnsi parla di “sciopero inevitabile” di fronte all’atteggiamento delle forze politiche in merito alla delicata questione e parla anche di attacco diretto alla stampa e al diritto di informare, oltre che di messa in discussione del diritto dei cittadini ad essere informati.

L’astensione dal lavoro riguarderà anche la Rai, pur non rispettando il preavviso di dieci giorni nel caso di coinvolgimento del servizio pubblico. La Fnsi si è detta disponibile ad assumersi le responsabilità del mancato preavviso, pagando le eventuali multe.

La Federazione nazionale della stampa in una nota precisa anche le modalità dell’astensione dal lavoro:

”Si tratta di una protesta inevitabile – continua il sindacato dei giornalisti – dopo l’emendamento approvato oggi, in contrasto anche con il Governo che aveva opposto un suo no tecnico per l’incostituzionalità sostanziale di norme che modificano irritualmente il codice penale, le regole sulla stampa e non garantiscono equilibrio tra diritti costituzionalmente protetti: quello all’informazione indipendente e libera dovuta ai cittadini e la tutela della dignità delle persone. Con il carcere possibile solo per tutti i giornalisti italiani, alimentando differenze e disparità di attenzione, si crea un mostro giuridico che non risolve alcun problema di interesse pubblico. Di contro si realizza, con un atto di ingiustizia palese, una minaccia e una grave intimidazione che mortificano il giornalismo investigativo tutto, limitandone possibilità di ricerca e proposta di verità. Per queste ragioni, per richiedere al Parlamento, in adesione piena ai principi costituzionali di convivenza, di bloccare questo disegno di legge insensata e brutale e perché sia riformata la legislazione sulla libertà dei cittadini e dei giornalisti, introducendo la rettifica documentata, vincolante e riparatrice, e il Giuri’ per la lealtà dell’informazione, i giornalisti sono chiamati  allo sciopero nella giornata di lunedì 26”.  I giornalisti italiani si asterranno dal lavoro con le seguenti modalità:  – i giornalisti dei quotidiani, dei service e delle strutture sinergiche nazionali e locali si asterranno dal lavoro nella giornata di lunedì 26 novembre per impedire l’uscita dei quotidiani nella giornata di martedì 27 novembre; – i giornalisti delle agenzie di stampa si asterranno dal lavoro dalle ore 07.00 di lunedì 26 novembre alle ore 07.00 di martedì 27 novembre; – i giornalisti delle testate web e dei siti on-line, ancorché collegate a testate stampate, quotidiane o periodiche, si asterranno dal lavoro dalle ore 06.00 di lunedì 26 novembre alle ore 06.00 di martedì 27 novembre. I comitati ed i fiduciari di redazione delle stesse testate e degli stessi siti sono chiamati a verificare, con le rispettive direzioni, la possibilità di oscurare nella stessa giornata la parte informativa della testata o del sito sostituendola con comunicati, immagini illustrative ed informazioni sulle iniziative sindacali per il diritto di cronaca e il diritto dei cittadini all’informazione; – i giornalisti free-lance, i collaboratori ed i corrispondenti si asterranno dal lavoro secondo le modalità previste per i giornalisti della testata per la quale prestano la loro opera;  – i giornalisti degli uffici stampa si asterranno dal lavoro per l’intera giornata di lunedì 26 novembre;  – i giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva pubblica e privata analogica e digitale, nazionale e locale, dei giornali telematici, dei siti web, dei portali internet e dei canali tematici satellitari legati o no a network terrestri si asterranno dal lavoro a partire dalle ore 06.00 di lunedì 26 novembre alle ore 06.00 di martedi’ 27 novembre. Nel corso della manifestazione del silenzio, nelle emittenti radiotelevisive, saranno assicurati soltanto i notiziari in forma ridotta previsti da eventuali accordi aziendali. Pertanto, si prevede che non vada in onda nessuna trasmissione o rubrica giornalistica, che abbiano come conduttori o protagonisti giornalisti, né avvenimenti sportivi con la cronaca di giornalisti. In ogni caso sarà assicurata la presenza dei comitati di redazione in tutte le redazioni al fine di predisporre notiziari straordinari in presenza di eventi di particolare gravita’ e interesse per l’utenza; – i giornalisti dei periodici parteciperanno alla giornata del silenzio con astensione dalle prestazioni e sospensione dell’aggiornamento degli eventuali siti web della loro testata il giorno 26 novembre p.v. I comitati e fiduciari di redazione delle testate periodiche sono altresì chiamati a richiedere la pubblicazione sul primo numero utile della loro testata di comunicati sulle motivazioni della giornata del silenzio e a sollecitare le rispettive direzioni perché siano fatti conoscere ai lettori i motivi della protesta”.