Franco Siddi (Fnsi): “Tavolo con il governo per ammortizzatori e Inpgi”

Pubblicato il 28 Aprile 2012 - 19:50 OLTRE 6 MESI FA

BARI -”Abbiamo chiesto un tavolo triangolare con lo Stato, gli editori, il sindacato dei giornalisti, per trovare nuove formule sugli ammortizzatori sociali, nuove regole e anche dei sussidi pubblici per questa fase di crisi straordinaria”. Il segretario della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), Franco Siddi lo ha detto a proposito della crisi economica che si ripercuote anche sul lavoro giornalistico, a margine dell’assemblea dell’Assostampa Puglia.

Secondo Siddi, ”va dichiarato lo stato di crisi nazionale, per quanto riguarda alcune aree del nostro settore, in particolare l’emittenza locale, e vanno recuperate le risorse per la socialista. Da soli non si puo’ pensare di farcela, non si puo’ scaricare sul lavoro, sui giornalisti, quindi sul lavoro dipendente o autonomo, il peso di questo costo che e’ sociale”. ”L’urgenza piu’ importante, in questo momento – ha aggiunto – e’ quella degli ammortizzatori sociali. L’esplosione della crisi scarica sull’Inpgi, che e’ l’ente sostitutivo della previdenza per i giornalisti, dei costi non sopportabili con le entrate, diciamo cosi’, ordinarie. Quindi, occorre qualcosa di straordinario”.

Piu’ in generale, ”il sindacato cerca di mettere in campo le azioni per salvaguardare l’occupazione; ha addirittura previsto – ha ricordato il segretario Fnsi – un intervento di solidarieta’ per abbattere i contributi in caso di nuove assunzioni, per tre anni. C’e’ un problema di fondo, molti settori non ce la fanno”. ”Servono imprese sane e servono imprenditori onesti e capaci, imprenditori editoriali, non basta possedere un mezzo per fare editoria, occorre sapere cosa fare di editoriale per avere un’incidenza uno sviluppo, una ripresa”. ”In questo momento abbiamo una crisi senza precedenti, peggiore di quella di tre anni fa quando avemmo tanti prepensionamenti. Oggi i giornalisti finiscono in cassa integrazione o in contratto di solidarieta”’. Secondo Siddi, ”c’e’ un unico pronto soccorso aperto: quello del sindacato dei giornalisti”.