Social, Regno Unito si prepara alla riforma: severi controlli sull’età degli utenti

di Caterina Galloni
Pubblicato il 18 Aprile 2019 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Social, Regno Unito si prepara alla riforma: severi controlli sull'età degli utenti

Social, Regno Unito si prepara alla riforma: severi controlli sull’età degli utenti (Ansa)

LONDRA – Il Regno Unito si sta preparando a una profonda riforma di Internet. I social media, secondo il parere dell’authority britannica sulla privacy, l’Information Commissioner’s Office (ICO), inoltrato al governo, dovrebbero introdurre severi controlli sull’età degli utenti. Il giro di vite potrebbe essere molto stretto al punto che gli oppositori temono che le persone saranno costrette a dimostrare la loro età su ogni sito web in cui accederanno.

Le nuove norme, sempre secondo gli oppositori, danneggerebbero gravemente l’attività pubblicitaria online, minaccerebbero la fornitura di servizi web gratuiti come siti di notizie online e forum  tra cui Mumsnet e TripAdvisor. In caso di mancato rispetto delle regole si prevedono sanzioni pesantissime, pari fino al 4% dei profitti globali dei giganti social: nel caso di Facebook, ad esempio, si tratterebbe di 1,67 miliardi di dollari. 

La riforma radicale è mirata a proteggere i minori che navigano in Internet da contenuti considerati come “pericolosi, devianti e autolesionisti” sostiene Elizabeth Denham commissario alle informazioni e ha aggiunto:”Non dovremmo impedire ai nostri figli di essere in grado di usarli, ma dobbiamo esigere che siano protetti quando lo fanno. Questo codice lo fa”.

La baronessa Kidron, attivista per la sicurezza dei minori on line ha dichiarato:”Va considerato ciò che è l’interesse superiore del minore e non soltanto i propri interessi commerciali”.

Un controllo dell’età potrebbe causare un calo degli utenti e porterebbe a una divisione netta tra maggiorenni e minorenni su internet. Le norme sul controllo dell’età rientrerebbero in un quadro più ampio di 16 regole per riformare internet, come riferito  dalla Bbc.

Gli esperti temono che le misure potrebbero essere controproducenti, ovvero rendere i dati degli utenti Web più vulnerabili perché la cronologia di navigazione potrebbe  essere collegata all’identità e sfruttata da operatori senza scrupoli.

Matthew Lesh, dell’Adam Smith Institute, un gruppo di esperti neoliberista e gruppo di lobbisti con sede nel Regno Unito ha dichiarato: “L’ICO è un’ente semipubblico non eletto, che su Internet introduce restrizioni drastiche con la minaccia di multe pesanti. E’ ridicolo trattare tutti gli utenti come fossero dei bambini. Spetta a genitori il compito di tenere i propri figli al sicuro quando navigano online”. La consultazione lanciata dall’ICO durerà fino al 13 maggio e le regole potrebbero entrare in vigore già dal prossimo autunno. (Fonte: Daily Mail).