Sepoltura di un bimbo con rito islamico: polemiche a Cuneo, insorgono Lega e Pdl

Pubblicato il 3 Luglio 2010 - 11:35 OLTRE 6 MESI FA

C’e’ una piccola tomba rivolta verso la Mecca in un piazzale vuoto ai margini del cimitero di Fossano, nel cuneese. Raccoglie i resti di un bambino islamico di 9 anni che i suoi genitori maghrebini hanno voluto seppellire secondo il loro rito religioso.

La storia, raccontata dal quotidiano La Stampa, sta scatenando polemiche politiche per i timori da parte di Pdl e Lega che realizzare un camposanto per gli islamici possa costituire un’attrazione per gli stranieri.

La questione è stata portata in consiglio comunale e c’è chi paventa una raccolta di firme in vista di un referendum popolare. L’intera vicenda nasce dalla richiesta dei genitori del piccolo Soufian, travolto da un’auto mentre correva in bicicletta, di poter dare riposo al figlio secondo i precetti della loro fede: la salma sotterrata in modo che il volto sia rivolto verso la Mecca. E così è stato.

Il 27 maggio scorso in centinaia, di ogni religione, hanno dato l’addio a Soufian nell’area a fianco del cimitero individuata come la più adatta per poter esaudire i desideri di papà e mamma. Nei giorni successivi però sono iniziati i timori da parte di alcuni che quella soluzione possa costituire un precedente che di fatto darebbe il via alla costruzione di un vero e proprio cimitero islamico.

Al momento non sembrano sufficienti le spiegazioni del sindaco Francesco Balocco (Pd) che ricorda come ogni camposanto sia di per sè ”laico”, aperto ai defunti, credenti o non credenti e appartenenti a qualsiasi confessione. E a questo proposito osserva che ciò è coerente con l’articolo 3 della Costituzione italiana sulla libertà di culto.