ROMA – Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, sono finiti sotto attacco sul web. Entrambi sono vittime di finti account su Twitter che hanno mandato in tilt la rete.
Quando lunedì Berlusconi, in un’intervista a Tgcom24, aveva screditato il social network come mezzo per la sua campagna elettorale, perché “pieno di cattiverie”, era apparso un tantino anacronistico. Cinguetta il papa, cinguettano Obama e il Dalai Lama, cinguettano pure Monti, Grasso e Passera. Ma Berlusconi no, lui che ha inventato la tv commerciale in Italia, no. E ora, che nella rete sono caduti pure il suo braccio destro e il suo portavoce, non potrà certo lasciar correre.
Letta sembra averla presa malissimo: “Tra le tante cose che circolano impropriamente su Twitter è spuntato anche un fantomatico dialogo tra me e Berlusconi mai avvenuto, eppure accreditato come vero. Non è mio quel profilo, non è mio quel cinguettio demenziale. Non mi appartengono né quei messaggi, né quei giudizi”, ha detto.
E ancora: “È solo un falso ignobile e mortificante per chi lo ha fatto, per chi lo ha raccolto e per chi lo ha diffuso. Uno scherzo fortunatamente tanto grottesco da apparire incredibile all’evidenza. La perfida invenzione di qualche fantasia malata di cui saranno chiamati a rispondere in sede giudiziaria tutti coloro che hanno concorso a realizzarla e a diffonderla. Con la diffida a Twitter dal continuare nell’abuso, e l’invito a tutti gli altri mezzi a non attribuirmi frasi ed espressioni da me mai pronunciate”.
Così pure Paolo Bonaiuti che in una nota scrive: “Qualche mano a me sconosciuta ha creato in queste ore su Twitter un profilo con il mio nome. Non è il mio profilo. Le cose che vi sono scritte non le ho certo scritte io. È solo un falso e perciò avverto fin da adesso che qualunque cosa dovesse apparire su quell’account è falsa”.