“Twitter mente agli investitori e bara sulla sicurezza”: le accuse di Peiter Zatko (ex hacker e gola profonda)

Aveva ragione Musk? L'ex capo della sicurezza di Twitter spara a zero sui manager "bugiardi" e incapaci contro spam e hacker

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Agosto 2022 - 17:51 OLTRE 6 MESI FA
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L’ex cao della sicurezza di Twitter accusa i vertici di ingannare gli investitori (Ansa)

“Twitter mente agli investitori e bara sulla sicurezza”: le accuse di Peiter Zatko. I manager di Twitter hanno ingannato le autorità federali e il consiglio di amministrazione della società sulle “gravi carenze” nelle sue difese contro gli hacker e sui suoi sforzi per combattere lo spam. La denuncia è dell’ex responsabile della sicurezza della società Peiter Zatko.

“Twitter mente agli investitori e bara sulla sicurezza”: le accuse di Peiter Zatko

Che descrive – secondo quanto riportato dal Washington Post – una società caotica, incapace di tutelare i suoi 238 milioni di utenti giornalieri, incluse le agenzie governative, i capi di stato e altre figure pubbliche.

La denuncia di Zatko è stata inviata alla Sec, al Dipartimento di Giustizia e alla Federal Trade Commission il 6 luglio scorso.

Nel documento, l’ex capo della sicurezza di Twitter – un famoso hacker conosciuto come Mudge e che è entrato nel social alla fine del 2020 per essere poi cacciato lo scorso gennaio – accusa la società, il suo amministratore delegato Parag Agrawal e altri manager di “ampie violazioni legali”.

Incluse dichiarazioni ingannevoli agli utenti e agli investitori, oltre ad aver agito con “negligenza se non complicità” verso gli sforzi dei governi stranieri di infiltrarsi sulla piattaforma. L’accusa più dannosa di Zatko è il fatto che Twitter avrebbe violato l’accordo con la Ftc del 2011 sulla protezione dei dati degli utenti.

Chi è l’ex hacker Peiter Zatko

Peiter Zatko, la talpa che ha denunciato Twitter alle autorità americane, è un noto hacker con un curriculum di tutto rispetto in campo cyber. Durante la sua lunga carriera, è già apparso in Congresso per denunciare la debolezza dell’infrastruttura di internet.

Nel maggio del 1998 infatti Zatko, testimoniando con il nome da hacker ‘Mudge’, era apparso davanti al Senato americano. Mettendolo in guardia sulla debolezza dell’infrastruttura del web, avvertendo che potenziali hacker avrebbero potuto fermare la funzionalità della rete in soli 30 minuti.

Nel 2018 – riporta l’agenzia Bloomberg – Zatko aveva ribadito al Congresso come, nonostante i miglioramenti, molte delle tecnologie restavano deboli e insicure.

Dopo essere salito alle cronache alla fine degli anni 1990 Zatko era andato a lavorare per Darpa, l’agenzia di ricerca e sviluppo del Dipartimento delle Difesa, aiutando a creare il programma Cyber Fast Track. L’ex capo della sicurezza della Twitter ha anche lavorato per Google e Stripe. Nel 2020 è approdato a Twitter da dove è stato allontanato lo scorso gennaio.