Usa, editoria. Newsweek a fine anno passa al web, termina edizione cartacea

Pubblicato il 22 Dicembre 2012 - 10:15 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK, STATI UNITI – Grandi firme per l’ultimo numero di Newsweek in versione cartacea per chiudere in bellezza 80 anni di storia nelle edicole. Il settimanale americano ha chiesto contributi alle sue grandi firme e ad alcuni ex direttori.

Il numero doppio che segna la fine del Newsweek a stampa uscira’ lunedi’ 31 dicembre (domenica su tablet) e avra’ pezzi firmati dagli ex direttori: Jon Meacham sulle campagne presidenziali e Mark Whitaker sui diritti civili.

L’attuale direttore Tina Brown scrivera’ l’epitaffio nella sua consueta rubrica. Tra gli altri big del passato e del presente ci sono Evan Thomas (in ‘doppio’ con l’ex direttore di Time Jim Kelly sulle rivalita’ tra settimanali), Eleanor Clift (sulle donne), Michael Isikoff (su Monica Lewinsky, al centro del suo ‘quasi scoop’ del 1998), Dan Klaidman e David Ansen.

Ancora top secret la copertina dell’addio. Secondo indiscrezioni nell’ultimo numero di carta ci saranno 50 pagine di pubblicita’. Newsweek aveva annunciato in ottobre il passaggio al solo web. La nuova edizione solo digitale si chiamera’ ‘Newsweek Global’ e sara’ ”una singola edizione mondiale mirata a un pubblico di lettori in movimento che vogliono sapere cosa succede nel mondo in un contesto sofisticato”, aveva annunciato Tina Brown. Newsweek Global sara’ sostenuto da abbonamenti a pagamento con contenuti diretti ai tablet e al web, e solo in parte sul sito ‘gemello’ Daily Beast.

L’addio alla carta era già stato anticipato nel 2007 a Davos da Arthur Sultzberger, l’editore del New York Times, mentre oltreatlantico, al Guardian ci stanno seriamente pensando, causa emorragie annuali di 44 milioni di sterline. Negli Usa sono diventati solo online il Times-Picayune di New Orleans e tre quotidiani dell’Alabama, mentre il momento del ‘solo su web’ potrebbe arrivare presto anche per Variety, la ‘bibbia’ dello spettacolo, appena acquistata da Penske Media.

Per Newsweek, ha spiegato la Brown, la decisione è conseguenza del fatto che, sempre più di frequente, chi si vuole informare preferisce il web. In settembre uno studio del Pew Research Center ha constatato che il 39% degli americani legge le notizie online, oltre al fatto che i possessori di tablet sono in continua crescita: a fine 2012 oltre 70 milioni. Ma il passaggio al ‘web only’ è anche il frutto della ”dura realtà” di 20 milioni di dollari annuali di ‘rosso’ e dei numeri della distribuzione, dimezzati rispetto al 2007. ‘

‘Prevediamo tagli al personale sia giornalistico che amministrativo, sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo”, ha detto la Brown, ex direttrice di Vanity Fair e New Yorker, assicurando però che il management ‘‘sta traghettando Newsweek, non dicendogli addio”. La decisione non tocca il marchio, ”che è forte come sempre”, ma ”le sfide economiche della pubblicazione a stampa e della distribuzione”.

In edicola come News-Week per 10 centesimi a numero per la prima volta il 17 febbraio 1933, il magazine che per decenni ha condiviso con Time il monopolio dei settimanali stava affogando nei debiti già due anni fa, quando è stato salvato dal 92enne miliardario della radio Sidney Harman che lo aveva acquistato per un simbolico dollaro dal Washington Post. Ma l’intervento di Harman non è bastato.