Giornali, copie vendute dicembre 2016 in caduta: classifica e tabelle

di Edoardo Greco
Pubblicato il 13 Febbraio 2017 - 06:10| Aggiornato il 14 Febbraio 2017 OLTRE 6 MESI FA
Giornali, vendite dicembre 2016 in caduta: Libero -26%, Sole -25, Giornale -15. Stabile Corriere, cala Repubblica e Stampa, sale il Fatto ma

Il Messaggero di Roma, giornale fatto bene, ma penalizzato da una edizione online troppo ricca.

Il bollettino mensile con le vendite dei quotidiani in Italia costituisce una lettura sempre più deprimente. Assomiglia al bollettino medico di un malato terminale. Ormai cominciano a perdere la speranza anche i parenti più stretti, quei pochi ancora convinti (ma per quanto ancora?) che il malato ce la farà. Ora che ci tolgono anche Medjugorje ci resta solo Lourdes.

Non sarebbe la prima volta che un prodotto, dato per spacciato, torna nel favore dei consumatori. I giornali sono stati dati per molti altre volte. Dovevano già chiudere negli anni 70. Però ora la speranza è ridotta al lumicino.

Mese dopo mese le vendite dei giornali registrano un calo, costante, inesorabile. Solo due giornali sono contro tendenza:

1. Il Fatto quotidiano, che però serve una nicchia (vende meno del Tirreno di Livorno) è salito, da dicembre 2015 a dicembre 2016 da 35.074  a 38.790 copie. Si tratta di un trend o di un successo momentaneo, sull’onda del referendum? La domanda è giustificata: ancora a novembre il Fatto vendeva 35.014, copie un po’ meno di un anno prima.

2. Il Corriere Adriatico, sul cui progresso si può pensare abbia influito il terremoto. Si deve anche notare una certa stabilità attorno alle 10 mila copie del Corriere dell’Umbria, che pratica una equilbrata presenza delle notizie su carta e web.

Per il resto c’è solo da piangere, salvo constatare ancora una volta che meglio è fatta l’edizione on-line di un giornale, più accentuata è la curva discendente.

Per chi ancora si appassiona alla corsa fra Corriere della Sera e Repubblica, si segnala che:

1. Dopo anni di primato, Repubblica ha ceduto il passo al Corriere nel novembre del 2016 e seconda è rimasta anche a dicembre. Per carità, è una guerra fra poveri, ridotti attorno all’osso delle 200 mila copie.

2 Il Corriere è appeso al livello delle 200 mila, con un segno + esilissimo, 2 mila copie guadagnate rispetto a 12 mesi prima. Forse è stato effetto di terremoto e post referendum.

3. Il notiziario però non ha aiutato Repubblica, scesa anno su anno di un malsano 7%, ancorché risalita a dicembre sul pelo dell’acqua delle 200.014 copie. A novembre era scesa sotto l’umiliante soglia delle 200 mila, arrivando a 197.113 copie.

4. Peggio mi sento con la Stampa, arrivata in dicembre a 123.183 copie, perdendo l’11%.

5. Se guardate la tabella qua sotto e sommate Repubblica e Stampa, destinate a convolare presto a nozze, vi viene da piangere se confrontate le 323 mila copie vendute fra i due giornali nello scorso dicembre con le oltre 800 mila copie di 10 anni fa, senza pensare al milione e più di fine anni 90.

6. La maglia nera comunque sembra andare a Libero, che ha perso in un anno quasi il 26%. Segue il Sole 24 Ore, a meno 25%. Va male anche al Giornale: -15%.

Ed ecco le tabelle dove, riassumendo, il Corriere rimane in testa: 209 mila copie vendute contro le 200 di Repubblica. La Stampa +2.000 rispetto a novembre ma -15.800 rispetto all’anno prima. Il Sole -1.400 mese su mese e -22.000 anno su anno. Giornale e Libero stabili mese su mese ma -13 mila e -8mila anno su anno. Il Fatto +3,7 mila su mese e +3,2 su anno.

Quotidiani
nazionali
Vendite
dic.
2016
Vendite
nov.
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Vendite
ottobre
2016
Vendite
sett.
2016
Vendite
dic.
2015
Vendite
nov.
2015
Vendite
ottobre
2015
Vendite
sett.
2015
Il Corriere della Sera 209.163 205.523 210.500 214.063 207.468 216.777 214.386 223.306
La Repubblica 200.014 197.113 200.564 221.395 214.949 220.578 220.213 229.092
La Stampa 123.183 121.591 124.608 129.621 138.940 140.472 138.891 142.756
Il Sole 24 Ore 63.480  64.837  67.218  65.987 85.409  82.855  85.730  85.088
Il Giornale 60.629  60.670  61.769  68.007 71.811  73.656  74.323  77.278
Il Fatto Quotidiano 38.790  35.014  36.322  37.660 35.074  35.244  34.771  35.763
Italia Oggi 24.795  29.200  29.143  30.464 27.028  30.665  29.510  30.502
Libero 25.112  24.759  25.066  31.049 33.841  33.940  33.748  35.770
Avvenire 19.491  20.453  20.630  21.175 22.108  23.975  22.114  21.876
Il Manifesto 8.448   8.594   8.730   8.438 8.659   9.348   8.939   9.128

Questo invece il dato delle vendite dei giornali locali, dove a ottobre Il Resto del Carlino ha sorpassato il Messaggero, strappando il primo posto al quotidiano romano edito da Caltagirone:

Quotidiani
locali
Vendite
dic.
2016
Vendite
nov.
2016
Vendite
ottobre
2016
Vendite
sett.
2016
Vendite
dic.
2015
Vendite
nov.
2015
Vendite
ottobre
2015
Vendite
sett.
2015
Il Resto del Carlino 94.378 94.803 95.604 97.691 98.721 99.112 98.875 101.489
Il Messaggero 92.172 93.021 95.370 100.289 98.612 101.359 102.483 107.406
La Nazione 70.330 75.262 75.262 75.262 75.894 77.444 77.321 78.851
Il Gazzettino 48.028 48.033 50.017 52.698 51.433 51.644 51.974 53.510
Il Secolo XIX 42.750 42.099 43.181 44.216 44.863 45.714 46.103 46.576
Il Tirreno 39.784 39.954 40.522 42.834 43.718 44.278 45.029 46.872
Messaggero Veneto 38.411 38.134 38.618 39.287 39.971 39.647 39.985 40.778
Unione Sarda 37.443 37.803 39.761 42.497 39.901 40.373 40.666 43.608
Il Giorno 37.111 36.567 37.513 44.481 43.850 44.481 44.481 44.481
Nuova Sardegna 33.778 33.508 34.536 36.652 35.016 35.450 36.446 39.239
Il Mattino 33.054 32.470 33.650 35.885 35.583 36.775 37.339 38.627
L’Eco di Bergamo 23.565 24.180 24.692 23.574 25.445 26.293 25.854 25.185
L’Arena di Verona 24.131 23.302 24.774 24.874 25.715 25.393 25.381 25.773
Il Giornale di Vicenza 23.112 22.346 22.385 22.778 24.318 24.467 24.164 25.207
La Gazzetta del Sud 21.854 22.031 22.588 23.156 23.588 23.995 25.142 26.433
Il Piccolo 21.787 21.509 22.027 22.338 23.041 23.062 23.159 23.658
Il Giornale di Brescia 19.884 19.685 20.227 20.060 21.177 21.921 21.892 21.343
La Provincia (Co-Lc-So) 19.818 19.591 20.044 19.622 20.810 20.959 21.263 21.067
Gazzetta del Mezzogiorno 19.668 19.576 19.960 20.356 21.134 21.296 21.590 22.221
Libertà 19.082 18.819 18.755 18.940 19.841 19.661 19.666 20.505
La Gazzetta di Parma 18.440 18.348 18.852 18.586 20.028 20.125 20.165 20.348
Il Mattino di Padova 18.345 18.128 18.287 18.990 19.278 19.281 19.006 19.689
La Gazzetta di Mantova 17.592 17.530 17.730 17.683 18.468 18.548 18.472 18.468
La Sicilia 16.194 16.246 17.203 16.559 17.181 17.696 18.188 18.681
Il Giornale di Sicilia 14.979 15.481 16.946 17.464 18.713 18.808 19.197 20.204
Il Tempo 14.300 14.757 14.939 10.437 12.681 13.017 13.601 13.686
Corriere Adriatico 13.691 13.947 14.223 14.871 10.837 11.165 11.234 11.641
La Provincia di Cremona 13.178 13.484 13.610 13.244 14.425 14.561 14.651 14.626
Il Centro 13.543 13.143 13.536 13.790 12.389 14.476 12.462 13.947
La Provincia Pavese 12.676 12.488 12.587 12.689 13.424 13.259 13.393 13.522
L’Adige 12.434 12.339 12.398 12.605 13.067 12.997 13.043 13.247
Alto Adige-Trentino 12.620 12.001 12.223 12.432 13.510 13.035 13.260 13.372
La Tribuna di Treviso 10.640 10.482 10.634 11.534 11.298 11.167 11.019 11.390
Nuovo Quot. di Puglia 10.090 10.145 10.525 11.395 11.065 11.321 11.429 12.708
Corriere dell’Umbria 10.077 9.987 10.273 10.511 10.206 10.125 10.160 10.914
La Nuova Venezia 8.235 7.684 7.670 11.523  12.114 11.964 11.904 12.779

Dalla tabella abbiamo tenuto fuori i giornali che negli ultimi anni hanno sempre venduto in media meno di 10.000 copie. Sono La Gazzetta di Reggio (9.515 copie vendute in edicola a dicembre 2016), La Gazzetta di Modena (8.131), il Quotidiano del Sud (7.133), il Dolomiten (6.915), La Nuova Ferrara (6.398), il Corriere delle Alpi (4.836).

Nell’ultima tabella mettiamo insieme i dati di vendita (sempre in edicola) dei quotidiani sportivi, separando i risultati dell’edizione del lunedì, che è sempre quella più venduta.

Quotidiani
sportivi
Vendite
dic.
2016
Vendite
nov.
2016
Vendite
ottobre
2016
Vendite
sett.
2016
Vendite
dic.
2015
Vendite
nov.
2015
Vendite
ottobre
2015
Vendite
sett.
2015
Gazzetta Sport Lunedì 156.407 161.679 170.489 189.891 169.922 176.224 212.029 212.029
Gazzetta dello Sport 142.905 139.645 146.909 167.145 148.268 149.133 154.282 183.356
Corriere Sport Lunedì 100.180  95.827 102.118 110.821 110.785 111.455 124.798 124.940
Corriere dello Sport 81.844  79.471  84.203  96.810 95.561  90.806  95.018 107.792
Tuttosport Lunedì 61.022  63.595  63.595  63.595 72.784  66.904  70.954  75.791
Tuttosport 52.948  50.747  54.386  60.107 63.705  59.442  60.501  68.475

Concentriamo la nostra analisi alle copie vendute in edicola. Sono le uniche per cui un tossico di notizie spende 1 euro e 50 e anche di più per avere il suo giornale preferito. Ormai è un mercato da specie protetta, tanto si riducono, mese dopo mese, i compratori di giornali.

Tutte le altre copie diffuse via abbonamento, vendite in blocco e quanti altri sistemi la fantasia degli editori si è inventata, sono utili a fare leggere il giornale. Ma sono una cosa ben diversa dalle copie pagate in edicola una volta e mezzo e più di un buon caffè. Non si conosce il prezzo delle copie vendute nei vari canali fuori edicola, ma la regola è che siano almeno una infima percentuale del prezzo di copertina.

Questo dovrebbe spiegare il differente trend di Avvenire, in calo in edicola è sempre in grande spolvero nella diffusione totale grazie agli… abbonamenti.

Entità diversa dalla copie vendute è il numero dei lettori che sono una categoria ben più vasta. Una copia la possono leggere decine di persone, pensate a quelle lasciate sui tavolini dei bar.

È difficile misurare quante delle copie diffuse siano poi effettivamente lette. A questo provvede una apposita indagine, l’Audipress, ovvero l’Auditel dei giornali, con margini di approssimazione abbastanza ampi come tutte le ricerche, su cui influiscono formazione territoriale del campione, notorietà… funziona per giornali diffusi in modo abbastanza omogeneo sul territorio nazionale, può riservare sorprese per i giornali locali.

Questo tipo di ricerche o accertamenti ha solo un obiettivo, il mercato pubblicitario. Non a caso sono nate con il grande balzo in avanti della economia italiana negli anni 70 e con il conseguente sviluppo della pubblicità.

Dal punto di vista pubblicitario si deve ritenere molto scarso il valore delle copie digitali. Provate a sfogliare sul vostro computer o tablet un giornale. Non ci vuole McLuhan per scoprire che le pagine di pubblicità, lampi di sole nella sequenza del grigiore delle notizie, sugli schermi di pc e dispositivi vari sono molto meno individuabili.