Vendite giornali marzo 2019: la polemica politica fa bene alle vendite ma…

di Sergio Carli
Pubblicato il 16 Maggio 2019 - 05:57| Aggiornato il 23 Luglio 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La polemica politica fa bene ai giornali. Almeno a quelli a alta densità di politica. Se non altro ne attenua la crisi e ne lenisce i dolori. Non inverte la tendenza generale. Sempre poi contano la bravura dei direttori e le notizie. Di notizie ce ne sono state, in marzo, non quelle che magari ci piacerebbe leggere ma certo di quelle che si fanno leggere, gli editori dovrebbero fare voti perché Salvini e Di Maio non smettano di dare spettacolo. 

Alla fine, mi pare che lo si possa dire, dopo avere messo in fila e analizzato le vendite dei giornali quotidiani nel mese di marzo 2019, che la crisi permane, perché complessivamente il mercato ha venduto circa 190 mila copia in meno (-8,8%)  del marzo 2018. (Non parliamo della differenza rispetto al 2011…siamo oltre la metà in meno); ma nel confronto con febbraio 2019 uno spritz di ottimismo può essere giustificato.

I numeri che fanno la differenza. Il mercato dei giornali quotidiani in Italia.

Marzo 2019: 1.990.919.  Un meno 8,8% sul marzo 2018; meno 5 mila copie da febbraio 2019; meno della metà di 8 anni fa:

  • febbraio 2019: 1.995.393   – 7,3% sul febbraio 2018;
  • marzo 2018: 2.182.429   32 mila copie in più sul febbraio 2018;
  • febbraio 2018: 2.150.667
  • marzo 2017: 2.321.508
  • febbraio 2017: 2.381.313
  • marzo 2011: 4.102.675   -150 mila copie rispetto al mese precedente,
  • febbraio 2011: 4.251.016

Marzo su marzo, tutti i giornali hanno perso copie tranne 2, Avvenire (ma non conosco come nel sistema distributivo entrino le Parrocchie) e la Verità, ma sono 600 copie su 22 mila. Hanno perso copie anche i due miei favoriti Messaggero Veneto (-11%) e Giorno (-6,6%). Per non dire del Fatto (una botta del 23%), il Giornale (-18%), la Stampa (-15%), Repubblica (-8%) e anche Corriere della Sera (-6%). Fatto, Giornale e Stampa hanno rappresentato le peggiori performance del mese.

La mezza nota positiva viene dal confronto fra le vendite di marzo e quelle di febbraio. Otto anni fa da febbraio a marzo ci fu un calo, nel 2017 furono 60 mila in meno, lo scorso anno ci fu una per quanto modesta crescita di 32 mila copie, nel 2019 situazione stabile. Lo scorso anno ci furono le elezioni politiche, quest’anno le europee tirano meno ma la polemica infiamma e i lettori vogliono orientarsi.

Infatti il segno più riguarda i giornali a prevalente connotazione politica: Manifesto, Fatto, Corriere della Sera, Repubblica, Libero; e poi Italia Oggi, Gazzetta dello Sport e Tuttosport e anche alcuni locali: Ferrara, Padova, Modena, Mantova, Giornale di Sicilia, Quotidiano di Sicilia, Giornale di Brescia, Provincia di Como, Provincia Pavese, Secolo XIX ad esempio.

Quotidiani
nazionali
Marzo 2019  Febbraio   2019  Marzo 2018 2019 su 2018
Corriere Sera  182.642  180.952  194.023  0,94
Repubblica  144.179  142.166  156.700  0,92
La Stampa  99.014  99.134  116.397  0,85
Il Giornale  44.110  44.239  53.980  0,81
Il Sole 24 Ore  42.058  43.458  46.985  0,89
Il Fatto   28.061  27.950  36.365  0,77
Italia Oggi  16.864  16.668  26.647  0,63
Libero  23.216  23.065  23.839  0,97
Avvenire  21.782  20.953  21.108  1,03
Il Manifesto  7.521  7.301  8.048  0,93
La Verità   22.220  22.626  20.535  1,08

Quotidiani locali:

Quotidiani
locali
Marzo 2019  Febbraio 2019  Marzo 2018 2019 su 2018
Resto del Carlino  82.447  82.983  88.430  0,93
Il Messaggero  71.932  72.318  78.282  0,91
La Nazione  60.512  60.595  64.804  0,93
Il Gazzettino  40.049  40.626  42.197  0,94
Il Secolo XIX  35.071  34.862  38.556  0,90
Il Tirreno  31.074   31.402  35.270  0,88
L’Unione Sarda  32.029  33.194  35.271  0,90
Dolomiten  5.550  5.469  6.343  0,87
Messaggero Veneto  32.677  33.056  36.637  0,89
Il Giorno  33.914  34.417  40.659  0,83
Nuova Sardegna  27.830  28.537  31.137  0,89
Il Mattino  24.240  25.995  28.100  0,86
Arena di Verona  20.587  20.394  21.757  0,94
Eco di Bergamo  19.890  19.889  21.706  0,91
Gazzetta del Sud  16.044  16.308  19.847  0,80
Giornale Vicenza  18.745  18.951  19.999  0,93
Il Piccolo  17.564  17.598  19.477  0,90
La Provincia (Co-Lc-So)  16.523  16.422  18.096  0,91
Il Giornale di Brescia  16.997  16.986  18.393  0,92
Gazzetta del Mezzogiorno  15.987  16.091  17.871  0,89
Libertà  15.929  15.874  17.040  0,93
La Gazzetta di Parma  15.333  15.387  16.598  0,92
Il Mattino di Padova  14.623  14.622  16.831  0,86
La Gazzetta di Mantova  14.739  14.723  16.099  0,91
Il Giornale di Sicilia  11.938  11.636  13.259  0,0
La Sicilia  12.794  13.183  15.056  0,84
La Provincia di Cremona  11.545  11.642  12.292  0,93
Il Centro  10.711  11.327  11.695  0,91
Il Tempo  12.113  12.253  14.186  0,85
La Provincia Pavese  9.844  9.736  11.172  0,88
Alto Adige-Trentino  8.296  8.420  9.721  0,85
L’Adige  10.643  10.412  12.051  0,88
La Nuova Venezia  6.896  6.957  7.865  0,87
La Tribuna di Treviso  8.790  8.815  10.267  0,85
Nuovo Quot. di Puglia  8.589  8.684  9.298  0,92
Corriere Adriatico  11.474  11.313  12.515  0,91
Corriere dell’Umbria  8.609  8.653  9.940  0,86
La Gazzetta di Reggio  7.329  7.428  8.298  0,88
La Gazzetta di Modena  6.564  6.562  7.183  0,91
La Nuova Ferrara  5.365  5.318  6.156  0,87
Quotidiano del Sud  4.607  4.654  5.552  0,82
Corriere delle Alpi  4.191  4.219  4.737  0,88
Quotidiano di Sicilia  6.034  6.034  6.570  0,91
Il Telegrafo  895  895  1.273  0,70

Nell’ultima tabella mettiamo insieme i dati di vendita (sempre in edicola) dei quotidiani sportivi, separando i risultati dell’edizione del lunedì, che è sempre quella più venduta.

Quotidiani
sportivi
Marzo 2019  Febbraio 2019  Marzo 2018 2019 su 2018
Gazzetta dello Sport Lunedì  141.720  140.125  148.685  0,95
Gazzetta dello Sport  132.894  132.483  136.754  0,97
Corriere dello Sport   61.827  63.317  67.647  0,91
Corriere dello Sport Lunedì  69.836  72.938  77.753  0,89
Tuttosport   42.329  39.445  44.527  0,95
Tuttosport Lunedì  45.621 46.030 47.238  0,96

Perché insistiamo sulle vendite in edicola e teniamo distinte le copie digitali? Per una serie di ragioni che è opportuno riassumere.

1. I dati di diffusione come quelli di lettura hanno uno scopo ben preciso, quello di informare gli inserzionisti pubblicitari di quanta gente vede la loro pubblicità. Non sono finalizzate a molcire l’Io dei direttori, che del resto non ne hanno bisogno.

2. Le vendite di copie digitali possono valere o no in termini di conto economico, secondo quanto sono fatte pagare. Alcuni dicono che le fanno pagare come quelle in edicola ma se lo fanno è una cosa ingiusta, perché almeno i costi di carta, stampa e distribuzione, che fanno almeno metà del costo di una copia, li dovreste togliere. Infatti il Corriere della Sera fa pagare, per un anno, un pelo meno di 200 euro, rispetto ai 450 euro della copia in edicola; lo stesso fa Repubblica.

3. Ai fini della pubblicità, solo le vendite delle copie su carta offrono la resa per cui gli inserzionisti pagano. Provate a vedere un annuncio sulla copia digitale, dove occupa un quarto dello spazio rispetto a quella di carta.

Il confronto che è stato fatto fra Ads e Audipress da una parte e Auditel dall’altra non sta in piedi. Auditel si riferisce a un prodotto omogeneo: lo spot, il programma. Le copie digitali offrono un prodotto radicalmente diverso ai fini della pubblicità. Fonte Ads