Vendite giornali novembre 2016, Ads: Repubblica sotto quota 200 mila, ma Corriere, Stampa e Sole…

di Edoardo Greco
Pubblicato il 24 Gennaio 2017 - 08:49 OLTRE 6 MESI FA

“Good news, bad news”, Olaf Breuning, 2008

Le vendite dei giornali in edicola certificate da Ads a novembre 2016 segnano un momento storico nel declino dei giornali italiani, che continua inesorabile: Repubblica è scesa sotto le 200 mila copie. Dopo anni di primato in edicola, il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari è stato superato dal Corriere della Sera: 197 mila copie contro 205 mila.

Ma il Corriere non ha molto da esultare: sembra prossimo a scendere sotto quota 200 mila, un salto indietro di un oltre un secolo quanto a copie vendute. Mentre Repubblica è tornata ai livelli di vendite dei primi anni di vita, roba di 35 anni fa.

Non è però corretto sostenere che Repubblica venda meno del Quotidiano nazionale. QN è un fascicolo comune a tre giornali locali, Resto del Carlino, Nazione e Giorno, distribuiti fra Emilia Romagna, Toscana e Milano. Giornali che sommati arrivano a 202 mila copie. Ma quante di queste vengono acquistate a Genova o a Torino, a Napoli o a Catania?

Una nota merita La Stampa di Torino. Nel novembre 2009 vendeva 224 mila copie. Sette anni dopo ne vende 121 mila. Significa che oggi vende il 50% delle copie che venivano giornalmente acquistate prima della crisi. Repubblica è al 54%, il Corriere della Sera al 56%.

Fa tremare il Sole 24 Ore, sceso a 64.837 mila copie. Ne vendeva 95 mila quando Gianni Locatelli ne diventò direttore, nel 1983. In dieci anni portò il giornale a 300 mila copie.

Il quadro complessivo è desolante, guardate la tabella qua sotto e – se avete a cuore la carta stampata – tenete pronto un fazzoletto. Dolorosa in particolare la situazione dei quotidiani sportivi, che pagano la sempre maggiore copertura della televisione e del web. Sommati, vendono poco più di 300 mila copie il lunedì, che è il giorno di punta: Gazzetta dello Sport 161.679 (negli altri giorni 139.645), Corriere dello Sport-Stadio 95.827 (negli altri giorni 79.471), Tuttosport 63.595 (negli altri giorni 50.747). Come la Stampa, anche la Gazzetta dello Sport vende oggi la metà delle copie di sette anni fa.

Nella stampa locale tragica è la situazione in Sicilia, dove le vendite di quotidiani in tutta la regione non superano le 50 mila copie. Ci sono eccezioni positive nel Centro Italia, dovute forse anche ai fatti di cronaca legati ai terremoti (Marche e Abruzzo). Fanno piangere i giornali trentini e alto atesini, resiste invece il Messaggero Veneto. Ma la sensazione generale è di un calo inarrestabile delle vendite.

Se questa è la decrescita predicata da Beppe Grillo, certo non è molto felice. Purtroppo questo vale per la maggior parte dei giornali italiani, travolti dalla crisi resa inesorabile dalla peggiore sciagura della storia recente, quel Mario Monti che per rendersi simpatico ai tedeschi ci ha fatto precipitare nell’attuale voragine, ha fatto schizzare la disoccupazione ai massimi e spinto un quarto degli italiani a votare Beppe Grillo, come i topi dietro al pifferaio magico di Hamelin.

Dopo anni in cui hanno predicato che Berlusconi era la causa di tutti i nostri mali e hanno osannato Monti come il Supermario salvatore della Patria, la maggior parte dei giornali, Repubblica in testa e Corriere a ruota, non hanno più molta riserva di credibilità e questo è un elemento si certamente si riflette sulle copie.

Anche il Fatto Quotidiano, che negli ultimi mesi patisce meno degli altri giornali a forte contenuto di politica politichese e di cronaca giudiziario-politica, è comunque al livello di 35 mila copie, appena 230 copie in meno di dodici mesi prima, ma sempre meno del Messaggero Veneto (38 mila copie). Siamo ben lontani dalle oltre 50 mila copie di soli 4 anni fa. Questo il quadro complessivo dei giornali a diffusione nazionale:

Quotidiani
nazionali
Vendite
nov.
2016
Vendite
ottobre
2016
Vendite
sett.
2016
Vendite
nov.
2015
Vendite
ottobre
2015
Vendite
sett.
2015
Il Corriere della Sera 205.523 210.500 214.063 216.777 214.386 223.306
La Repubblica 197.113 200.564 221.395 220.578 220.213 229.092
La Stampa 121.591 124.608 129.621 140.472 138.891 142.756
Il Sole 24 Ore  64.837  67.218  65.987  82.855  85.730  85.088
Il Giornale  60.670  61.769  68.007  73.656  74.323  77.278
Il Fatto Quotidiano  35.014  36.322  37.660  35.244  34.771  35.763
Italia Oggi  29.200  29.143  30.464  30.665  29.510  30.502
Libero  24.759  25.066  31.049  33.940  33.748  35.770
Avvenire  20.453  20.630  21.175  23.975  22.114  21.876
Il Manifesto   8.594   8.730   8.438   9.348   8.939   9.128

Questo invece il dato delle vendite dei giornali locali, dove a ottobre Il Resto del Carlino ha sorpassato il Messaggero, strappando il primo posto al quotidiano romano edito da Caltagirone:

Quotidiani
locali
Vendite
nov.
2016
Vendite
ottobre
2016
Vendite
sett.
2016
Vendite
nov.
2015
Vendite
ottobre
2015
Vendite
sett.
2015
Il Resto del Carlino 94.803 95.604 97.691 99.112 98.875 101.489
Il Messaggero 93.021 95.370 100.289 101.359 102.483 107.406
La Nazione 75.262 75.262 75.262 77.444 77.321 78.851
Il Gazzettino 48.033 50.017 52.698 51.644 51.974 53.510
Il Secolo XIX 42.099 43.181 44.216 45.714 46.103 46.576
Il Tirreno 39.954 40.522 42.834 44.278 45.029 46.872
Messaggero Veneto 38.134 38.618 39.287 39.647 39.985 40.778
Unione Sarda 37.803 39.761 42.497 40.373 40.666 43.608
Il Giorno 36.567 37.513 44.481 44.481 44.481 44.481
Nuova Sardegna 33.508 34.536 36.652 35.450 36.446 39.239
Il Mattino 32.470 33.650 35.885 36.775 37.339 38.627
L’Eco di Bergamo 24.180 24.692 23.574 26.293 25.854 25.185
L’Arena di Verona 23.302 24.774 24.874 25.393 25.381 25.773
Il Giornale di Vicenza 22.346 22.385 22.778 24.467 24.164 25.207
La Gazzetta del Sud 22.031 22.588 23.156 23.995 25.142 26.433
Il Piccolo 21.509 22.027 22.338 23.062 23.159 23.658
Il Giornale di Brescia 19.685 20.227 20.060 21.921 21.892 21.343
La Provincia (Co-Lc-So) 19.591 20.044 19.622 20.959 21.263 21.067
Gazzetta del Mezzogiorno 19.576 19.960 20.356 21.296 21.590 22.221
Libertà 18.819 18.755 18.940 19.661 19.666 20.505
La Gazzetta di Parma 18.348 18.852 18.586 20.125 20.165 20.348
Il Mattino di Padova 18.128 18.287 18.990 19.281 19.006 19.689
La Gazzetta di Mantova 17.530 17.730 17.683 18.548 18.472 18.468
La Sicilia 16.246 17.203 16.559 17.696 18.188 18.681
Il Giornale di Sicilia 15.481 16.946 17.464 18.808 19.197 20.204
Il Tempo 14.757 14.939 10.437 13.017 13.601 13.686
Corriere Adriatico 13.947 14.223 14.871 11.165 11.234 11.641
La Provincia di Cremona 13.484 13.610 13.244 14.561 14.651 14.626
Il Centro 13.143 13.536 13.790 14.476 12.462 13.947
La Provincia Pavese 12.488 12.587 12.689 13.259 13.393 13.522
L’Adige 12.339 12.398 12.605 12.997 13.043 13.247
Alto Adige-Trentino 12.001 12.223 12.432 13.035 13.260 13.372
La Tribuna di Treviso 10.482 10.634 11.534 11.167 11.019 11.390
Nuovo Quot. di Puglia 10.145 10.525 11.395 11.321 11.429 12.708
Corriere dell’Umbria 9.987 10.273 10.511 10.125 10.160 10.914
La Nuova Venezia 7.684 7.670 11.523 11.964 11.904 12.779

Dalla tabella abbiamo tenuto fuori i giornali che negli ultimi anni hanno sempre venduto in media meno di 10.000 copie. Sono La Gazzetta di Reggio (8.853 copie vendute in edicola a novembre 2016), La Gazzetta di Modena (7.681), il Quotidiano del Sud (6.743), il Dolomiten (6.587), La Nuova Ferrara (6.338), il Corriere delle Alpi (4.679).

Nell’ultima tabella mettiamo insieme i dati di vendita (sempre in edicola) dei quotidiani sportivi, separando i risultati dell’edizione del lunedì, che è sempre quella più venduta.

Quotidiani
sportivi
Vendite
nov.
2016
Vendite
ottobre
2016
Vendite
sett.
2016
Vendite
nov.
2015
Vendite
ottobre
2015
Vendite
sett.
2015
Gazzetta Sport Lunedì 161.679 170.489 189.891 176.224 212.029 212.029
Gazzetta dello Sport 139.645 146.909 167.145 149.133 154.282 183.356
Corriere Sport Lunedì  95.827 102.118 110.821 111.455 124.798 124.940
Corriere dello Sport  79.471  84.203  96.810  90.806  95.018 107.792
Tuttosport Lunedì  63.595  63.595  63.595  66.904  70.954  75.791
Tuttosport  50.747  54.386  60.107  59.442  60.501  68.475

Concentriamo la nostra analisi alle copie vendute in edicola. Sono le uniche per cui un tossico di notizie spende 1 euro e 50 e anche di più per avere il suo giornale preferito. Ormai è un mercato da specie protetta, tanto si riducono, mese dopo mese, i compratori di giornali.

Tutte le altre copie diffuse via abbonamento, vendite in blocco e quanti altri sistemi la fantasia degli editori si è inventata, sono utili a fare leggere il giornale. Ma sono una cosa ben diversa dalle copie pagate in edicola una volta e mezzo e più di un buon caffè. Non si conosce il prezzo delle copie vendute nei vari canali fuori edicola, ma la regola è che siano almeno una infima percentuale del prezzo di copertina.

Questo dovrebbe spiegare il differente trend di Avvenire, in calo in edicola è sempre in grande spolvero nella diffusione totale grazie agli… abbonamenti.

Entità diversa dalla copie vendute è il numero dei lettori che sono una categoria ben più vasta. Una copia la possono leggere decine di persone, pensate a quelle lasciate sui tavolini dei bar.

È difficile misurare quante delle copie diffuse siano poi effettivamente lette. A questo provvede una apposita indagine, l’Audipress, ovvero l’Auditel dei giornali, con margini di approssimazione abbastanza ampi come tutte le ricerche, su cui influiscono formazione territoriale del campione, notorietà… funziona per giornali diffusi in modo abbastanza omogeneo sul territorio nazionale, può riservare sorprese per i giornali locali.

Questo tipo di ricerche o accertamenti ha solo un obiettivo, il mercato pubblicitario. Non a caso sono nate con il grande balzo in avanti della economia italiana negli anni 70 e con il conseguente sviluppo della pubblicità.

Dal punto di vista pubblicitario si deve ritenere molto scarso il valore delle copie digitali. Provate a sfogliare sul vostro computer o tablet un giornale. Non ci vuole McLuhan per scoprire che le pagine di pubblicità, lampi di sole nella sequenza del grigiore delle notizie, sugli schermi di pc e dispositivi vari sono molto meno individuabili.