Wsj: “Microsoft nel mirino delle autorità Usa per tangenti e corruzione”

Pubblicato il 20 Marzo 2013 - 01:43 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Microsoft nel mirino delle autorità americane, che indagano sui rapporti della società con alcuni partner commerciali, accusati di aver pagato tangenti a governi stranieri per ottenere contratti. ”Non possiamo commentare” afferma Microsoft sul proprio blog, commentando le indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, e sottolineando di prendere ”seriamente” e indagare su tutte le accuse che le vengono mosse.

I legali del Dipartimento di Giustizia e della Sec stanno esaminando le accuse di tangenti e corruzione riguardanti da un ex dipendente Microsoft in Cina , ma anche i rapporti della società con alcuni rivenditori e consulenti in Romani e in Cina. Le indagini sono nelle fasi preliminari e nessuna accusa è stata mossa nei confronti di Microsoft o dei suoi partner. ”Come ogni grande azienda con attività in tutto il mondo, qualche volta riceviamo accuse su potenziali violazioni da parte dei nostri dipendenti o partner commerciali. Cooperiamo con il governo” afferma Microsoft.

Le accuse di tangenti in Cina – riporta il Wall Street Journal – sarebbero arrivate alle autorità americane in forma anonima nel 2012 e sarebbero state oggetto di un’indagine interna di Microsoft conclusasi nel 2010: l’inchiesta interna, condotta da uno studio legale esterno alla società, si sarebbe chiusa senza aver trovato prove di violazioni. La talpa anonima delle autorità avrebbe riferito che un manager di Microsoft in Cina gli avrebbe detto di offrire tangenti ad alcuni esponenti pubblici in cambio di un contratto.

Le indagini riguardano anche le possibili tangenti pagate da un rivenditore Microsoft per ottenere un accordo con il Ministero delle Comunicazioni in Romania e alcuni dei consulenti Microsoft in Italia: la divisone italiana di Microsoft avrebbe usato questi consulenti come veicolo per regali e viaggi a esponenti italiani in cambio di contratti pubblici, L’indagine delle autorità americane è una delle molteplici avviate dal 2009 sulla base del Foreign Corrupt Practices Act del 1977, che vieta alle aziende americane di pagare tangenti a rappresentati stranieri. Dal 2009 il Dipartimento di Giustizia ha aperto 108 casi e la Sec 77, per sanzioni complessive di oltre 2 miliardi di dollari.