Auto, scandalo a Detroit: soldi ai leader del sindacato per addolcire i contratti

di Caterina Galloni
Pubblicato il 29 Agosto 2019 - 12:53 OLTRE 6 MESI FA
Auto, scandalo a Detroit: soldi ai leader del sindacato per addolcire i contratti

La sede della General Motors a Detroit

DETROIT – Il sindacato dell’auto americano è scosso da una nuova onda di scandalo. Perquisizioni sono in corso in varie città degli Usa, presso le abitazioni private di leader sindacali di ieri e di oggi. Nel mirino il colosso dell’auto mondiale General Motors. Il momento è particolarmente delicato.

Gli agenti federali hanno fatto irruzione nella casa del presidente della United Auto Workers, Gary Jones, e il Dipartimento di Giustizia sta ampliando l’indagine per  corruzione tra le file del sindacato, ma nel frattempo le case automobilistiche di Detroit stanno rinegoziando i contratti di lavoro per 158.000 dipendenti.

L’inchiesta è in corso da anni e ha già portato alla condanna di un ex dirigente di Fiat-Chrisler, Alphons Iacobelli, a 5 anni e mezzo di carcere.

Sarebbero proprio le rivelazioni del pentito Iacobelli, miranti a una riduzione della pena, a mettere in moto la nuova fase di indagine.

Secondo l’Fbi, i vertici sindacali si sarebbero intascati, nel corso degli anni, svariati milioni di dollari destinati alle attività di formazione dei lavoratori.

Si sarebbe trattato, in realtà, di un diversivo, usato dalle case automobilistiche, per addolcire i sindacalisti. Sotto l’apparente durezza degli scontri contrattuali, un bel flusso di dollari neri avrebbero contribuito a aggiustare le cose.

Secondo un vicino di Gary Jones, gli agenti dell’FBI e dell’IRS (agenti del Fisco) hanno perquisito l’abitazione verso le 8:30 del mattino, prelevato un “mucchio di scatole” e “sono passati per il garage con parecchi soldi”. Gli agenti federali nel primo pomeriggio stavano ancora perquisendo la casa di Jones, nella periferia di Detroit, e portavano via degli oggetti.

Secondo la portavoce dell’FBI Mara Schneider, l’abitazione di Jones è stata uno dei numerosi obiettivi degli agenti federali. I raid sono avvenuti anche in altri Stati: la casa californiana dell’ex presidente della UAW Dennis Williams, nonché il centro di addestramento del sindacato, il campo da golf e un centro conferenze chiamato Black Lake.

Altre sedi perquisite, ha confermato Schneider, sono state un ufficio UAW locale nel Missouri, dove Jones aveva precedentemente ricoperto il ruolo di direttore regionale e la casa nel Wisconsin dell’ex assistente amministrativo di Williams, Amy Loasching.

I raid, di cui ha dato per primo la notizia The Detroit News, si sono svolti in sei località di quattro Stati. Segnano un grande cambiamento nelle indagini su molti funzionari sindacali, ex o in pensione, nel mirino di leader operativi.

La pluriennale indagine ha già portato alle condanne di cinque persone affiliate alla UAW e di tre dirigenti della Fiat Chrysler, tra cui l’ex capo delle relazioni sindacali, Alfons Iacobelli.

Le accuse federali per l’uso improprio di milioni di dollari di fondi dei centri di formazione da parte dei dirigenti della Fiat Chrysler e dei leader della UAW si sono estese a General Motors nelle ultime settimane.

Michael Grimes, un alto funzionario in pensione della divisione GM del sindacato, all’inizio di agosto è stato accusato di frode informatica e riciclaggio di denaro per presunto ricevimento di 2 milioni di dollari in tangenti. (fonte The Detroit News)