Formula 1, appello di Domenicali: “A Monza dovete esserci”, calo di spettatori, incerto il futuro del Gp d’Italia

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 12 Settembre 2021 - 07:42 OLTRE 6 MESI FA
Formula 1, appello di Domenicali: "A Monza dovete esserci”, calo di spettatori, incerto il futuro del Gp d’Italia

Formula 1, appello di Domenicali: “A Monza dovete esserci”, calo di spettatori, incerto il futuro del Gp d’Italia

Formula 1, appello ai tifosi:  “Monza è speciale. Dai, dovete esserci”. Scende in campo Stefano Domenicali, il capo del Circus, ex team principal di Maranello, consegnando ai cronisti la sua accorata invocazione. È preoccupato per l’assenza di spettatori. Solo 15-16 mila ed almeno il 30% vengono dall’Olanda per sostenere Max Verstappen, il loro pifferaio magico, primo in classifica davanti al Re Nero.

Non ci sarà la consueta “marea rossa“. I prezzi alti e gli umori bassi hanno scoraggiato gli spettatori. Specie i tifosi della Ferrari, evaporati per le modeste prestazioni in Formula 1. 

Di qui la chiamata di Domenicali.  Parla in italiano, non in inglese come prevede il protocollo. Per essere più convincente. Parla da appassionato di motori più che da presidente e ad della F1. E lo fa col cuore in mano, come si dice.

Stefano è un emiliano doc, pane al pane e vino al vino. È cresciuto in Ferrari, ha centrato il successo alla Lamborghini, da soli otto mesi è al governo della F1: ha progetti chiari, visioni innovative. Ma i soli 16 mila biglietti venduti lo inquietano e lo allarmano. Precipitandolo nella sua ora più buia. E non lo nasconde.

Attacca: ”Da italiano spero che i dati che leggo vengano smentiti. Monza è sempre stata una gara speciale per l’entusiasmo che l’ha caratterizzata al di là della casacca indossata. Se invece verrà confermata la scarsa affluenza, bisognerà capire perché è successo.

“Siamo in un contesto dove la risposta al Covid è diversa da Paese a Paese. Dalla capacità piena di Silverstone, al 60% dell’Ungheria, al 75% di SpA e Zandvoort. E in tutti i Gp i numeri sono stati colmati. So che i biglietti sono stati messi in vendita tardi, non so però se c’è un tema caro biglietti. La politica dei prezzi non è gestita dalla F1 ma dai vari promotori. Ed ogni promotore ha la conoscenza del proprio mercato, quindi credo che delinei la politica dei prezzi sui dati che ha a disposizione. Mi auguro che si ritrovi la passione consueta, quella che tutte le squadre si aspettano “.

Il Gp d’Italia è vicino a compiere 100 anni.  E già si sta discutendo su come rilanciarlo. Aggiunge Domenicali: ”Ma l’ottica è quella di capire cosa sarà tra 100 anni, perché guardare solo al passato diventa un elemento che non dà valore “.

E qui scatta l’interrogativo che anche Domenicali si è posto: riuscirà Monza a  mantenere il suo GP d’Italia? Così come vanno le cose c’è da dubitarne. Bisogna pensare al più presto ad un modello di business dove ci sia un ritorno. Altrimenti non ha senso sprofondare nel rosso.  Per ospitare la F1 ci vogliono 20 milioni sull’unghia. E soprattutto idee chiare. Il flop di quest’anno insegna: più del Covid ha pesato l’incertezza tra chiusure e aperture. Una follia trattare il più importante autodromo italiano come una discoteca.