Michael Schumacher, Leo Turrini: “Ha sempre bisogno del supporto delle macchine vitali”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Dicembre 2018 - 22:07| Aggiornato il 11 Gennaio 2019 OLTRE 6 MESI FA
leo turrini

Michael Schumacher, Leo Turrini: “Ha sempre bisogno del supporto delle macchine vitali”

ROMA – La notizia data dal Daily Mail sulle condizioni di Michael Schumacher ha dato speranza ai milioni di fan dell’ex pilota tedesco della Ferrari, il più vincente campione della Formula 1. Alla soglia del cinquantesimo compleanno, Schumacher continua a combattere in silenzio la sua battaglia che ormai dura da cinque anni.

Sul quotidiano Il Giorno, il giornalista e scrittore italiano Leo Turrini tira il freno a mano sulle indiscrezioni rilanciate dal tabloid britannico.

“Non è corretto affermare che l’ex ferrarista non ha oggi più bisogno del supporto delle macchine vitali per la sopravvivenza”, ha scritto il giornalista. “Come già mi è capitato di raccontare, sin dal 2014 il fuoriclasse tedesco viene quotidianamente alzato dal letto. Può sedere su una carrozzina e le persone, pochissime all’infuori della ristretta cerchia familiare, che lo frequentano sono testimoni della sua muta presenza”.

”Come ha recentemente ben spiegato Georg Ganswein, il monsignore che è il segretario particolare del Papa emerito Joseph Ratzinger, ‘forte è l’impressione che Michael percepisca l’amore di chi lo circonda’. Basta tutto questo per immaginare una miracolosa riabilitazione dell’eroe del volante che tante emozioni ha regalato ai tifosi della Ferrari, battendo con la macchina rossa tutti i record tra il 1996 e il 2006?”, si chiede il giornalista. 

Per Turrini la risposta è no. ”Purtroppo, la mancanza di bollettini medici (in cinque anni ne è stato divulgato soltanto uno, all’indomani del terribile incidente sugli sci: e parlava di lesioni cerebrali sparse, in pratica una sentenza) si presta a equivoci talvolta dettati anche dalla smania di sensazionalismo. Nulla impedisce di confidare ostinatamente in quello che sarebbe un autentico miracolo. Un desiderio sacrosanto, nemico della rassegnazione”.