Nasce la Ferrari targata Vasseur: il sostituto di Binotto sarà operativo solo il 9 gennaio, a 2 mesi dal Mondiale

Nasce la Ferrari targata Vasseur: il sostituto di Binotto sarà operativo però solo il 9 gennaio, a due mesi appena dal Mondiale. Ce la farà?

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 18 Dicembre 2022 - 13:03 OLTRE 6 MESI FA
Nasce la Ferrari targata Vasseur: il sostituto di Binotto sarà operativo solo il 9 gennaio, a 2 mesi dal Mondiale

Nasce la Ferrari targata Vasseur: il sostituto di Binotto sarà operativo solo il 9 gennaio, a 2 mesi dal Mondiale

Il francese Frederic Vasseur, 54 anni, ingegnere aeronautico, già a.d. Sauber (poi Alfa Romeo) è il nuovo team principal della Ferrari. Tutto come previsto. Ora è ufficiale.

Lo ha scelto personalmente John Elkann. Sostituisce lo svizzero Mattia Binotto che nel 2019 aveva a sua volta preso il posto di Maurizio Arrivabene, erede  quest’ultimo del quadriennio targato Stefano Domenicali, oggi presidente della F1. Vasseur sarà operativo dal 9 gennaio 2023. 

E qui viene il bello. Perché monsieur Vasseur, parigino, manager semi sconosciuto al grande pubblico, è francamente una scommessa. Certo, anche Domenicali, Arrivabene o lo stesso Binotto all’epoca erano poco conosciuti, però da una vita erano nell’orbita del Rossa.

Vasseur  no. Non ha particolari risultati al suo attivo se non nelle serie minori. Epperò è francese come il leggendario Jean Todt, in sella al Cavallino per 14 anni (1993-2007) con un rendimento mai più superato da nessuno: 98 vittorie, 38%.

Per capirci: Domenicali e Arrivabene hanno avuto percentuali di vittorie ben diverse, rispettivamente del 18% (peraltro come Cesare Fiorio) e del 16%. E questo essere francese – in tempi di dolorosa astinenza di vittorie mondiali – addolcisce, per ora, gli scettici. Detto questo  Vasseur ha davanti a sé molti scogli da risolvere oltretutto in poco tempo. Tre in particolare.

1) CONOSCERE MILLE DIPENDENTI IN DUE MESI

È fondamentale conoscere personalmente il “mondo rosso” (uomini, mansioni, risorse, potenzialità). Ma il tempo a disposizione è onestamente poco. Il Mondiale inizia il 5 marzo 2023,  le attese sono tante come le incognite. E la concorrenza (Red Bull e Mercedes) è ancora più agguerrita.

2) MURETTO, PIT STOP, SAINZ I PROBLEMI FERRARI

Tre bei problemi: ricostruire la gestione del muretto, cioè la comunicazione tra i settori. Migliorare l’efficienza nei pit stop, ovvero la sosta ai box (rifornimento, cambio gomme). E disciplinare la “pit lane“, cioè la corsia dei box (occhio al semaforo).

C’è poi il problema Sainz (in verità non ancora emerso ma da mettere in conto). Il pilota spagnolo va rassicurato per tempo, onde evitare fratture interne. Sainz teme che il feeling di vecchia data  Leclerc-Vasseur, possa procurargli dei danni.

3) RECUPERARE PESO POLITICO A LIVELLO FEDERALE

La F1 ha cambiato molto: regolamenti e soprattutto la loro interpretazione. E la Ferrari nel frattempo ha perso la voce. Sono lontani i tempi in cui la coppia Montezemolo – Todt si faceva sentire e ascoltare. Ora tocca a Vasseur recuperare il tempo perfetto. E non è per niente facile.