Afghanistan: rock band multietnica a Kabul contro i talebani

Pubblicato il 2 Aprile 2010 - 10:13| Aggiornato il 5 Aprile 2010 OLTRE 6 MESI FA

I Kabul Dreams suonano tra le rovine di un castello a Kabul

La musica come messaggio di pace. Il rock tra le rovine dei palazzi di Kabul. Chitarra, basso e batteria per dimenticare il fragore delle bombe. The «Kabul Dreams» è il sogno che si avvera, quello di tre giovani afgani che decidono di mettersi assieme per formare una rock band.

Una novità assoluta per l’Afghanistan, dopo anni di silenzi imposti dai talebani. E infatti, la storia di questo giovane gruppo rock illustra le difficoltà di introdurre elementi di «modernità» occidentale in una società conservatrice, legata fortemente alle sue tradizioni ancestrali.

 La band è composta dal cantante e chitarrista uzbeco Sulieman Qaedash, dal bassista pashtun Siddique Ahmad e dal batterista Mujtaba Habibi. La loro celebrità è ancora limitata alle poche arterie commerciali di Kabul, dove si trova il loro studio, tra una piccola boutique e un negozio di telefoni cellulari. «Suoniamo in inglese per mostrare al mondo che l’Afghanistan non è solo un paese in guerra», ha detto Qardash in una recente intervista alla Bbc.

Una passione, quella per la musica, che in Afghanistan è anche un grosso rischio. Al tempo del governo talebano, i tre giovani furono costretti a fuggire all’estero: gli «studenti del Corano» non erano propriamente amanti della musica. Adesso le cose sono leggermente cambiate: Kabul è più libera ma i talebani sono molto potenti in buona parte del paese e per la band questo è motivo di grande preoccupazione.

Ma al cuore non si comanda. E così i tre giovani insistono. Le loro canzoni sono sempre più ascoltate su Radio Rock, nella capitale. E quando le prove finiscono i tre musicisti tornano alla vita normale. Qardash è uno dei volti del telegiornale di un’emittente televisiva in lingua uzbeca. Lo fa solo per i soldi, che gli consentono di alimentare la sua passione, «sognando il Grammy».