Bobby Solo truffato, le sue canzoni più famose utilizzate come garanzia per prestiti bancari

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Febbraio 2021 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA
Bobby Solo truffato, le sue canzoni più famose utilizzate come garanzia per prestiti bancari

Bobby Solo truffato, le sue canzoni più famose utilizzate come garanzia per prestiti bancari (Foto Ansa)

Bobby Solo truffato ha presentato una denuncia alla Procura di Napoli per il furto ultratrentennale dei diritti sulle sue canzoni. Lo rende noto un comunicato a firma della società statunitense di consulenza legale Emme Team.

La truffa, spiegano i consulenti Usa, ha riguardato brani famosissimi composti dal cantautore 76enne Bobby Solo, al secolo Roberto Satti, come “Una Lacrima sul Viso” e “Se piangi, se ridi”, depositati da persone estranee all’ufficio copyright statunitense e poi utilizzati come garanzia per ottenere prestiti bancari. 

Bobby Solo truffato, i danni per il cantante

A Napoli, di recente, i consulenti italo-statunitensi di Emme Team hanno consegnato una corposa documentazione riguardante un presunto giro di pirateria audiovisiva. Il tutto è stimato in 500-600 milioni di euro l’anno ai danni di Bobby Solo. Hanno poi denunciato il presunto responsabile del giro d’affari illegale che coinvolge, viene sottolineato, soggetti residenti in varie località italiane.

Secondo Emme Team “decine di società italiane ed estere hanno distribuito i brani musicali di uno degli artisti italiani più famosi nel mondo. Senza riconoscere i dovuti compensi all’autore e senza presentargli un rendiconto sulle vendite”. Si tratta, sottolinea Emme Team, di “una frode andata avanti per oltre 30 anni che è arrivata al termine dopo che l’artista ha chiesto di indagare. Versioni delle canzoni di Bobby Solo realizzate in francese, tedesco, inglese, coreano, cinese e giapponese, senza che il compositore potesse percepire quanto dovuto”.

Il furto ora è finalmente bloccato, grazie al lavoro dei consulenti di Emme Team, che dopo decenni sono riusciti a denunciare i responsabili. “Facendo in modo che l’artista tornasse finalmente proprietario della musica da lui composta”, spiegano.