E’ morto Andy Fletcher dei Depeche Mode, aveva 60 anni: era il tastierista e fondatore della band

Una persona vicina alla band ha spiegato che Fletcher è morto per cause naturali nella sua casa in Inghilterra. La stessa persona ha però voluto mantenere l'anonimato perché non autorizzata a parlare pubblicamente.  

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Maggio 2022 - 08:34 OLTRE 6 MESI FA
Andy Fletcher Depeche Mode

E’ morto Andy Fletcher dei Depeche Mode, aveva 60 anni: era il tastierista e fondatore della band (foto ANSA)

E’ morto a 60 anni Andy Fletcher, tastierista dei Depeche Mode. E’ stata la stessa band ad annunciare la scomparsa del musicista con un post sui social. Fletcher, per molti solo “Fletch”, era stato tra i fondatori del gruppo insieme a Vince Clark, facendone parte per gli oltre quarant’anni della sua storia. Non sono stati diffusi dettagli sulle cause della morte. Sposato con Gráinne Mullan, lascia due figli, Meghan e Joe. 

Depeche Mode, è morto Andy Fletcher

Un comunicato che ha lasciato di sasso i milioni di fan in tutto il mondo. “Siamo scioccati e travolti dalla tristezza per la morte del nostro caro amico, membro di famiglia e compagno di gruppo Andy “Fletch” Fletcher – hanno scritto -. Fletch aveva un cuore davvero d’oro e c’era sempre quando avevi bisogno di un supporto, una piacevole conversazione, una buona risata o una pinta gelata”.

La band ha chiesto rispetto per la privacy e il dolore della famiglia. Una persona vicina alla band ha spiegato che Fletcher è morto per cause naturali nella sua casa in Inghilterra. La stessa persona ha però voluto mantenere l’anonimato perché non autorizzata a parlare pubblicamente.  

In passato aveva sofferto di depressione

Apparentemente dietro le quinte rispetto a Dave Gahan e Martin Gore, volti più popolari del gruppo, Fletcher ne è stato sempre un componente fondamentale oltre che a livello musicale anche come collante negli anni bui attraversati dalla band. Lui stesso, al tempo delle registrazioni degli album “Violator” e “Songs of Faith and Devotion”, era stato colpito da depressioni ed esaurimenti nervosi. Era di fatto il portavoce del gruppo e si occupava della parte manageriale, senza dimenticare l’apporto artistico, soprattutto per quanto riguardava gli arrangiamenti finali delle canzoni.