Era punk, ora è indignato: la parabola di Marky Ramone

Pubblicato il 21 Dicembre 2011 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE, 20 DIC – ''Che cosa ne penso degli indignati? Ovviamente sono con loro: da tempo mi chiedevo quanto ci mettesse la gente a uscire di casa ed iniziare a protestare per tutto il casino che sta succedendo…''.

Autore dell'endorsement al movimento internazionale Occupy e' una vera e propria icona del punk rock: il batterista dei Ramones Marky Ramone, 56 anni, unico superstite attivo della formazione americana, dopo la morte, negli anni scorsi, dei tre membri fondatori, Joey, Dee Dee e Johnny, ed il sostanziale ritiro dalle scene del batterista dei primi tre dischi della band, Tommy.

Marky, che ha continuato a portare imperterrito il nome (e la musica) dei Ramones in giro per il mondo, stasera si e' esibito, insieme ad una band locale, all'Hard Rock Cafe' di Firenze, per la prima data di un minitour che lo portera' a calcare i palchi di alcune citta' della penisola, tra le quali anche Roma. ''Guardiamoci intorno – ha spiegato la sua posizione 'politica' parlando con i giornalisti prima del concerto – il mondo intero soffre, in giro e' pieno di personaggi che scappano con i soldi della gente, gente che, nel mentre, perde il lavoro e non sa piu' come fare per andare avanti. Come si fa a non essere indignati? Anche i poliziotti, a New York, stanno dalla loro parte''.

Eseguita a cento all'ora, come nella tradizione del gruppo, la scaletta della data, per il godimento di una folla di fan transgenerazionale di padri, figli, e persino qualche nipote: dietro le pelli, Marky ha scandito implacabilmente i ritmi furiosi e serratissimi di classici del rock semplici e senza fronzoli come Rockaway Beach, Beat on the Brat, Judy is a Punk, Sheena is a Punk Rocker, Cretin Hop, I wanna be sedated, Pet Cemetery, Blitzkrieg Bop. Quindi, dopo il live, il lungo e nerocrinito Marky si e' spostato dal sedile della batteria alla consolle, per un dj set all'insegna del piu' puro rock'n'roll anni '50 e '60, la musica preferita da Marky, il cui ascolto ha segnato anche lo sviluppo del suo approccio alla batteria. ''Sapete – ha scherzato – ho sempre pensato che suonare per i Ramones fosse molto semplice, per certi versi: bastava prendere lo stile di Ringo Starr e renderlo molto, molto, molto piu' veloce''. Il musicista ha anche donato all'Hard Rock per l'esposizione di cimeli che contraddistingue la catena di locali, un set di memorabilia da lui utilizzati durante i concerti dei Ramones: un paio di converse, una t-shirt rossa con il nome del gruppo, e un paio di jeans strappati. In pratica, la vecchia 'divisa' della band.