Francesco Sarcina e le ceneri del padre: “Le ho sniffate come Keith Richards dei Rolling Stones”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Febbraio 2021 - 14:34 OLTRE 6 MESI FA
Francesco Sarcina e le ceneri del padre: "Le ho sniffate come Keith Richards dei Rolling Stones"

Francesco Sarcina e le ceneri del padre: “Le ho sniffate come Keith Richards dei Rolling Stones” (Foto Ansa)

Francesco Sarcina e le ceneri del padre: “Le ho sniffate come Keith Richards dei Rolling Stones”. Il frontman del gruppo Le Vibrazioni lo ha raccontato in una intervista a FqMagazine. 

Sarcina, 45 anni, due figli e un matrimonio finito con la influencer Clizia Incorvaia, ripercorre i fatti che più l’hanno segnato nella sua vita sul filo di quanto descritto nella sua biografia in uscita in questi giorni, Nel mezzo. 

Francesco Sarcina e l’adolescenza difficile

“Il triangolo Gratosoglio-Barona-Corvetto è stata la mia punizione e per me ha rappresentato il purgatorio – ha raccontato Sarcina a FqMagazine ricordando la sua adolescenza nella periferia di Milano -. Era una comunità di gente del Sud scappata da una realtà malavitosa per cercare fortuna e soprattutto lavoro. C’era un filo di speranza. Eravamo un po’ come gli immigrati di oggi con le stesse difficoltà, le stesse esigenze di lavorare. (…) Mi sono massacrato di alcol e di droghe, perché tutto sommato lottavo contro qualcosa. Non mi sento di colpevolizzare nessuno per le scelte che ho fatto. Sono un sopravvissuto“, ha detto. 

Francesco Sarcina e il tumore

Sopravvissuto anche ad un tumore: “Durante un controllo completo ho scoperto di avere il tumore, alla fine era localizzato e gestibile ma questo evento ha radicalmente rivisto le priorità della mia vita. Dopo il tumore avevo solo una certezza: se la mia vita doveva continuare, allora il tempo che mi rimaneva l’avrei dedicato alla famiglia e la musica. Al terzo posto, c’erano le donne. Lo spazio per gli abusi era finito. Allora decisi di chiamare un mio caro amico, J-Ax, il quale mi consigliò una struttura che avrebbe potuto aiutarmi”.

L’ictus del padre

Ma la malattia lo ha sfiorato anche quando ha colpito il padre, a cui era molto legato, con un ictus: “Un ‘sopravvissuto’ molto legato al padre: “Mio padre era come me, amava la musica e le donne. C’era una gara conflittuale tra noi. Quando ho realizzato il mio sogno sapevo che era orgoglioso di me. (…) Ho cercato di dargli tutto quello che potevo, di fornirgli assistenza. Lui però aveva un sorriso amaro, non si poteva godere la vita. Una volta l’ho portato ad un mio concerto e l’ho messo sotto il palco. Non se la stava godendo come avrebbe voluto, non avrebbe potuto. Era lì con un mezzo sorriso e penso di aver anche cantato male quella sera. Mi immaginavo come sarebbe stato se fosse stato nel pieno della sua forma. Si sarebbe ringalluzzito con i suoi amici, sarebbe venuto dietro al palco a rompermi le palle. Ne sono sicuro”.

Francesco Sarcina e le ceneri del padre

Ma il racconto che ha più colpito riguarda proprio la morte del padre: “Dopo la sua morte ho disperso le sue ceneri in mare. Ricordo perfettamente quel giorno. D’un tratto mentre stavo spargendo le ceneri ed è cambiato il vento, mi è finito tutto in faccia. Mi bruciavano le narici, gli occhi, avevo sniffato le ceneri di mio padre come è successo a Keith Richards dei Rolling Stones. Poi, non so come, le chiavi della mia macchina sono finite in acqua. Insomma mi aveva giocato ancora una volta uno scherzo, mio padre”.