Les Paul black beauty, all’asta la madre di tutte le chitarre del rock

di Alessandra Baldini (Ansa)
Pubblicato il 11 Febbraio 2015 - 20:27 OLTRE 6 MESI FA
Les Paul black beauty, all'asta la madre di tutte le chitarre del rock

Les Paul black beauty, all’asta la madre di tutte le chitarre del rock

(ANSA) – ROMA – Si chiama “Black Beauty” ed è la “madre” di tutte le chitarre rock: usata, nelle generazioni successive, da Eric Clapton, Pete Townshend dei Who, Peter Frampton, Paul McCartney e George Harrison dei Beatles, Jimi Hendrix, Jimmy Page dei Led Zeppelin, Frank Zappa, Carlos Santana, Sheryl Crow, Lenny Kravitz, Bob Marley, che se la portò nella bara.

Nessuno – spiega Arlan Ettinger della casa d’aste newyorchese Guernsey’s – sarebbe diventato famoso scena di lei. “Black Beauty” – che Ettinger metterà all’asta la prossima settimana – è  il prototipo della chitarra che la leggendaria Gibson cominciò a produrre negli anni Cinquanta su istruzioni di Les Paul. Una vera e propria “bellezza nera” in ebano e mogano: Paul la uso’ in almeno 150 show dal 1954 al 1976 e Thomas Doyle, il 72enne liutaio che l’ha messa in vendita, ricorda di averla vista in televisione da bambino, le mani bianche del chitarrista che si stagliavano sul nero della chitarra. Paul e’ morto a 94 anni nel 2009.

Veniva dal mondo del jazz e disegnò la Gibson Les Paul, un simbolo del rock&roll, per fare concorrenza ad un altro strumento famoso, la Fender Telecaster (meno famosa della Stratocaster). L’asta e’ in programma il 19 febbraio in una galleria su Madison Avenue e le aspettative sono da Guinness: nel dicembre 2013 la leggendaria Fender Stratocaster che accompagno’ Bob Dylan nella “svolta elettrica” al Newport Folk Festival del 1965 ha sfiorato il milione di dollari. Guernsey’s spera di ricavare almeno il doppio.

Black Beauty” sarebbe in realtà’ il secondo prototipo realizzato dalla Gibson, ha precisato Doyle che ha lavorato con Paul per 30 anni: Les giudico’ insoddisfacente il primo modello, addirittura impossibile da suonare. Paul sapeva esattamente quel che voleva avendo costruito la propria chitarra elettrica nel 1940 o 1941 e aveva dato alla Gibson istruzioni precisissime. Secondo Steve Miller, il figlioccio del chitarrista, il risultato e’ “un pezzo di storia della musica” perche’ “senza quella chitarra non avrebbero potuto esistere tutte le altre chitarre di Paul e dagli Cinquanta in avanti ogni star del rock non sarebbe esistita”.

Altri cimeli di Paul saranno battuti da Guernsey, tra a questi un mixer da lui usato da Fat Tuesday a Manhattan, dove il chitarrista suonava spesso negli anni Ottanta, assieme ai microfoni e ai registratori del suo studio. All’asta anche una chitarra fatta per Chet Atkins nel 1946 conosciuta sotto il nome di “Dark Eyes”.