Liberato, concerto rapper misterioso è un trionfo: in 20mila sul lungomare di Napoli FOTO-VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Maggio 2018 - 23:56| Aggiornato il 23 Maggio 2019 OLTRE 6 MESI FA
liberato in concerto a Napoli

Un momento del concerto del rapper ‘misterioso’ Liberato (foto Ansa)

NAPOLI – Liberato si è esibito a Napoli davanti ad una stima approssimativa di 20mila persone. A fornire questa cifra è l’edizione napoletana di Repubblica ed anche l’Ansa.

Liberato è il rapper senza volto che nella città partenopea (e non solo) sta spopolando. Nessuno conosce il nome che si nasconde dietro questa sigla e questo è il suo primo concerto live nella sua città, Napoli. Per questa ragione, in migliaia si riversano fin dal pomeriggio alla Rotonda Diaz sul lungomare.

“Ma quanto siete belli!”, urla il misterioso rapper. Lo fa in stretto slang napoletano. L’appuntamento, l’anonimo cantante lo ha dato qualche giorno fa sui social. “Nove maggio – Napoli – Lungomare – Tramonto – Gratis”: queste le parole che hanno mandato su di giri i fan.

La Rotonda Diaz ha cominciato a riempirsi già nel pomeriggio. I primi fan si sono accalcati sotto il piccolo palco allestito a pochissimi metri dal mare. Ufficialmente l’area per il pubblico avrebbe dovuto permettere l’accesso a seimila persone ma in molti hanno assistito al concerto anche da fuori.

Arrivato attorno alle 20,30 su una barca, affiancato da sei ‘sosia’ dall’identica felpa, avvolto da fumi azzurri, l’artista è poi salito dal lato destro palco. Tra i tanti i fans arrampicati sugli scogli per vederlo da vicino, qualcuno si è anche tuffato in mare. Sempre schermato da luci e fumi, incappucciato e con fazzoletto sul volto, Liberato si è esibito per poco più di trenta minuti tra l’entusiasmo del pubblico. Non è mancato un omaggio a Pino Daniele con un accenno a’Quando chiove.

Come scrive Rockol, prima del concerto 

“Ai due varchi d’accesso, controlli serratissimi con tanto di metal detector. Impedito l’accesso alle macchine fotografiche professionali, alle videocamere (giornalisti ammessi solo se in incognito), ai bastoni per i selfie. Sul posto, in servizio, duecento tra agenti della polizia, carabinieri e finanzieri (c’erano anche ambulanze e vigili del fuoco)”.

E Repubblica racconta dei sosia e quello che accade sul palco

“Tre sono sullo yacht e tre già sul palco. Quando intona “Nove Maggio” è il delirio. Improvvisamente sono in due sul palco. Liberato conta coprendosi con un fazzoletto mentre il cappucco cala sul suo volto. (…) I brani sono solo sei, ma i fan si accontentano. Sugli ultimi beat, Liberato e i suoi sosia scendono sull’arenile e lo yacht leva l’ancora. Liberato saluta con la mano i fan che impazziti urlano il suo nome. Sembra un film, ma è solo un concerto”.

(Foto Ansa)