Little Tony oggi avrebbe compiuto 80 anni. Chi era il “ragazzo col ciuffo” con la passione per il rock’n’roll

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 9 Febbraio 2021 - 17:04 OLTRE 6 MESI FA
little tony, foto ansa

Little Tony ogi avrebbe compiuto 80 anni. Chi era il “ragazzo col ciuffo” con la passione del rock’n’roll (foto Ansa)

Little Tony oggi avrebbe compiuto 80 anni.

Il re del rock’n’roll all’italiana il cui vero nome era Antonio Ciacci, il “ragazzo col ciuffo” per citare una sua canzone, è stato ricordato questa mattina dalla figlia Cristiana Ciacci a “Storie italiane”, il programma Rai condotto da Eleonora Daniele. 

Little Tony, il ricordo della figlia Cristiana Ciacci

Cristiana Ciacci, dalla Daniele ha ricordato il padre ed ha svelato che sulle note di “Cuore matto”, uno dei brani tra i più famosi del padre, lei non nasconde la sua commozione.

Emozione, cuore, energia: tutto quello che era papà”.

“Il 9 febbraio è sempre una data particolare da sempre: se ci fosse stato tutti i compleanni erano speciali, ma questo degli 80 anni avrebbe fatto sicuramente una grandissima festa e avremmo festeggiato insieme”.

“Lui ha sempre fatto grandi feste con amici dello spettacolo e amici di tutti i giorni: ha sempre mescolato tutti insieme”.

Cristiana ha poi parlato del fatto che il padre viaggiasse molto: “Il fatto che viaggiasse tanto più che altro mi intristiva, io ho sofferto parecchio la sua assenza”.

“L’ho capito soltanto dopo che non avrebbe potuto fare altro perché era innamorato della musica, del pubblico”.

“Era innamorato anche di me, ma prima c’era quello e questo ha creato un po’ di problemi tra noi, poi sono cresciuta e ci siamo spiegati”.

Little Tony, chi era il cantante di “Cuore matto”,”Bada bambina” e “Riderà”

Little Tony, oggi martedì 9 febbraio, avrebbe compiuto 80 anni. E’ stato l’uomo del rock’n’roll all’italiana, noto per le sue giacche stravaganti e il famoso ciuffo.

Quando morì il 27 maggio 2013 dopo una lunga malattia, stava ascoltando proprio Elvis Presley, l’idolo di una vita.

Antonio Ciacci era originario di Tivoli in provincia di Roma. Il suo nome era un omaggio a Little  Richard, un altro re del rock’n’roll e suo mito. 

Sul finire degli anni ’50, Little Tony aveva iniziato ad avere successo in Inghilterra.

”Nessuno si prende la briga di ricordare la mia storia e pensare alle difficoltà che ho superato” raccontò all’Ansa nel febbraio 2011, in occasione del suo 70esimo compleanno.

“A 16 anni sono andato a Londra senza una lira e senza sapere una parola di inglese a misurarmi con gente come Cliff Richard”.

“Prendevo il treno a carbone e andavo a Manchester da dove andava in onda il programma ‘Boys Meet Girls’ che ha fatto la storia del rock in tv”.

“L’anno dopo il programma si intitolava ‘Wham!’, è da qui che George Michael ha preso il nome della sua prima band, e io ero ospite fisso”.

“Uno degli autori di Elvis scrisse per me ‘Too Good’, che arrivò nella top 20 inglese nel 1959”.

“Tornai in Italia senza una lira, con i jeans, il giubbotto di pelle da Teddy Boys alla Marlon Brando, gli occhiali da sole e volevo solo cantare in inglese”.

“A Milano avevamo firmato un contratto con la Durium: avevamo fame, dormivamo in una pensione da 300 lire a notte e mangiavamo in un’osteria a 150 lire”.

“Mi dissero che se volevo cantare in inglese avrebbero stracciato il contratto”.

“Quelli della band (tra cui il fratello Enrico, chitarrista storico, tra l’altro delle colonne sonore di Ennio Morricone) mi convinsero ad accettare di cantare in italiano”.

Un precursore, dunque.

”Se non ci fossero stati due carbonari, uno al Nord di origine pugliese che si chiama Adriano Celentano, e uno al centro Sud nato a Tivoli, che si chiama Little Tony, oggi non ci sarebbero Vasco Rossi e compagni”.