Nella Walk of Fame di Los Angeles ora c’è una stella dedicata a Bocelli

Pubblicato il 2 Marzo 2010 - 17:53 OLTRE 6 MESI FA

Andrea Bocelli

«E chi poteva immaginare una cosa del genere? Stento ancora a crederci soprattutto se penso a tutti gli artisti illustri che mi hanno preceduto». Così, con estrema modestia, Andrea Bocelli commenta l’assegnazione della stella a suo nome sulla Walk of Fame, la famosa passeggiata delle stelle. Da oggi, passeggiando sull’Hollywood Boulevard infatti sarà possibile imbattersi anche nel nome del tenore italiano.

«Questa stella ha un significato simbolico enorme è il segno dell’affetto del pubblico americano nei miei confronti, affetto che dimostra sempre, ai concerti e quando mi incontra per strada. Il pubblico americano ha un rapporto speciale con la musica, si diverte ai concerti, sapendo di essere sempre arricchito di qualcosa». In molti in America hanno paragonato il tenore toscano a Luciano Pavarotti, altrettanto amato oltreoceano. «Ogni artista è simile solo a se stesso. Se ha un posto nel panorama internazionale è perché è stato in grado di lasciare il segno».

Il paragone con Pavarotti, soprattutto negli States, è legato al fatto che entrambi i cantanti italiani hanno sperimentato sconfinando nella musica popolare, ma guai a parlare di contaminazione: «Ci tengo molto alla purezza del linguaggio. Quando canto l’Opera lo faccio con le sue regole, ben certe e precise. Poi con il pop mi sono aperto ad un mondo diverso, anche se il mio amore rimane l’Opera. Ma sono un musicista e soprattutto un amante della musica, senza specifiche di genere».

Tanto da divertirsi ad ascoltare anche Sanremo, sul cui palco salì e vinse, nel 1994 con la canzone “Il mare calmo della sera”. «Di questa ultima edizione ne ho visto qualche sprazzo. Perché quelle poche volte che sono a casa dalle tourneè, amo stare con gli amici, organizzare cene, e quindi ho poco tempo per stare a sentire la tv. Mi è piaciuta soprattutto Malika Ayane con la quale siamo amici, è stata in tour con me e ha presentato una canzone interessante. E poi mi è piaciuta Jessica Brando, che ha presentato un brano molto fresco. Ma come sempre accade per Sanremo saranno i prossimi mesi a decretare il vincitore».

Sulla canzone del trio composto da Pupo, Emanuele Filiberto e dal tenore Luca Canonici, Bocelli adotta un atteggiamento diplomatico: «Come dicevo non ho visto tutto il festival e non ho sentito la loro canzone, comunque le polemiche lasciano il tempo che trovano. Se la canzone piacerà al pubblico allora vorrà dire che hanno fatto bene, se verrà messa da parte allora si sarà trattato di un’operazione sbagliata. Semmai si potrebbe dire qualcosa sulle doti canore del Principe Emanuele Filiberto, per il resto può fare quello che vuole, un emendamento alla Costituzione gli permette di venire in Italia, e quindi anche a Sanremo».

Bocelli parla di diritto con la cognizione di causa garantita dalla sua laurea in giurisprudenza: «Laurea che mi serve qualche volta per parlare con voi giornalisti e per dare un occhio ai contratti con le case discografiche».