Manuale perfetto Beatlesiano: aneddoti e curiosità su Paul, John, Ringo e George

di Elisabetta Malvagna
Pubblicato il 2 Settembre 2013 - 08:34 OLTRE 6 MESI FA
Manuale perfetto Beatlesiano: aneddoti e curiosità su Paul, John, Ringo e George

Manuale perfetto Beatlesiano: aneddoti e curiosità su Paul, John, Ringo e George

ROMA (ANSA) – La presunta morte di Paul McCartney, la storia dello sfigato funzionario della Decca che rifiutò la band di Liverpool e quella dello sfortunato Pete Best, il primo batterista del gruppo che fu sostituito d’autorità quando i Fab Four avevano già il contratto Parlophone in tasca, miracolando così Ringo Starr.

Ne ‘Il manuale del perfetto Beatlesiano – Per sostenere con successo qualsiasi conversazione sui Fab Four’, edito da Arcana, Luigi Abramo, musicista e fan dei Beatles, ma anche raffinato autore di testi di cabaret, mette in fila tutti i tormentoni beatlesiani e ce li racconta con il distacco dello storico della musica e con l’ironia della scrittura umoristica.

Un libro ricco di notizie curiose, di aneddotica, che argomenta con leggerezza la lunga lista di ‘pro’ e ‘contro’ intorno alla mitica band britannica, nel suo complesso ma anche nella singolarità di John, Paul, George e Ringo. Una lettura che fornisce strumenti, dall’antropologia alla tecnica musicale, per poter sostenere con successo qualsiasi diatriba e discussione sui Beatles.

Il manualetto contiene anche alcuni ‘Cruciverbeatles’ per verificare la preparazione sul mondo dei quattro scarafaggi, e l”Alfabeatles’, ovvero un sistema per ”poter ricordare le tappe principali della storia dei Fabs attraverso l’alfabeto”. E ancora: un’analisi dell”Esegeta Beatlesiano’, la descrizione dei vari tipi di fan, dall”integralista’ al ‘collezionista’ al ‘Tecnicista’.

L’autore descrive poi con ironia il famoso tour nei ‘luoghi sacri’ dei Beatles a Liverpool, spiegando che ”l’idea di un Bus Magical Mistery Tour da spartire con una buona cinquantina di persone, tra le quali gli immancabili e tecnologicissimi giapponesi, assomiglia a una sorta di reato mistico per il quale essere brutalmente condannati”.

Ovviamente, sostiene Abramo, ”l’impatto con Penny Lane sfiora l’indescrivibile” e davanti alle casette di mattoni dove abitavano i quattro Beatles, ”quell’incantesimo descritto nel caso di Penny Lane si scatena al suo massimo, poderoso e inarrestabile come nel finale di un libro di Harry Potter”. .