Milano, La Scala: Giovanna D’Arco di Verdi con Devid Cecconi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2015 - 19:05 OLTRE 6 MESI FA
Milano, La Scala: Giovanna D'Arco di Verdi con Devid Cecconi

Milano, La Scala: Giovanna D’Arco di Verdi con Devid Cecconi (foto Ansa)

MILANO – Il cast della Giovanna d’Arco di Verdi che inaugura la stagione de La Scala ha subito un cambiamento. Il baritono Carlos Alvarez non è ancora guarito dalla bronchite e quindi al suo posto si esibisce Devid Cecconi. L’artista fiorentino aveva già prestato la voce ad Alvarez nella prova generale del 30 novembre e nell’anteprima riservata ai giovani del 4 dicembre, cantando in proscenio mentre il baritono spagnolo si muoveva sulla scena. In entrambe le occasioni aveva incassato applausi scroscianti. Devid sul palcoscenico insieme al resto del cast: la star Anna Netrebko e il tenore Francesco Meli. “Mi faro’ trovare pronto – aveva assicurato al ‘Giorno’ -. Quando sei un professionista devi cantare tutte le sere come se fosse la prima della Scala”.

Si tratta di un fuori programma che il sovrintendente Alexander Pereira avrebbe preferito evitare, ma nulla in confronto a forfait del passato, come nel caso del Lohengrin quando nel 2012 a rinunciare al 7 dicembre per l’influenza furono prima Anja Harteros e poi la sua sostituta Ann Petersen, con il soprano Annet Dasch arrivata in fretta e furia la notte prima dell’inaugurazione.

Oltre a Matteo Renzi, i vip presenti sono Gabriele Salvatores, Patti Smith, i ministri Dario Franceschini e Graziano Delrio, Margareth Madè con il fidanzato Giuseppe Zeno, il console di Francia Olivier Brochet, il governatore di Salisburgo Wilfried Haslauer e una serie di sovrintendenti stranieri (da quello della Musikverein di Vienna a quello della Philharmonie di Parigi).

A fare gli onori di casa il sindaco Giuliano Pisapia che, dopo l’allarme attentati, ha rassicurato “milanesi e turisti”. Forze dell’ordine (oltre 600 uomini), transenne, metal detector sono parte dei controlli previsti, non gli unici. Un avviso nella bacheca del teatro, ad esempio, ricorda ai dipendenti a Sant’Ambrogio di presentarsi muniti non solo del badge ma anche di un documento di identità.