Vienna. Muti dirige Wiener in concerto in memoria di Kleiber

Pubblicato il 20 Giugno 2010 - 18:42 OLTRE 6 MESI FA

Va in scena un concerto alla memoria di Carlos Kleiber, voluto e diretto da Riccardo Muti, oggi al Musikverein a Vienna con l’orchestra dei Wiener Philharmoniker. E’ ritagliato su misura del grande direttore, amico del maestro, scompraso nel 2004, che il 3 luglio avrebbe compiuto 80 anni.

In programma, nella prima parte, due brani fra i più amati e eseguiti in vita da Kleiber, la Sinfonia Linzer di Mozart e la n. 7. Incompiuta di Schubert. Nella seconda, la Sinfonia n. 6 Patetica di Ciaikovski. Concerto pieno di emozione e commozione, divini i Wiener, insuperabile Muti: ovazioni e applausi dopo circa due ore e mezzo di concerto, in un sala gremita col tutto esaurito, anche nel settore posti in piedi.

Come ha spiegato il maestro Muti nella pausa, questo é il primo di “una serie di concerti in memoria di Kleiber per il suo 80/mo compleanno”.

“Le due prime sinfonie – dice spiegando la scelta dei brani – perché Kleiber, mio carissimo amico, le ha dirette spesso nei suoi programmi”.

La “Patetica invece è un omaggio, una sinfonia del dolore e del commiato, alla sua memoria”. Del direttore austriaco, celebre per le sue sublimi quanto rare esibizioni, Muti dice: “Kleiber ci manca, e mancherà per sempre”. Era un “direttore unico e irripetibile e io sono onorato della sua amicizia”.

Spesso, racconta “veniva ai miei concerti, e parlava di musica e compositori con la sua ironia unica e sottile”. Domani, Muti e i Wiener riproporranno il concerto a Lubiana, città originaria della moglie di Kleiber, e nei cui pressi sono sepolti entrambi, poi il 22 ad Atene e il 23 ad Istanbul. Quello di oggi è stato un vero trionfo personale per Muti: dal pubblico è salito un abbraccio tangibilmente caloroso, anche perché, a causa dei suoi tanti impegni, questa era la sua unica esibizione a Vienna quest’anno. In sala, come racconta in camerino il direttore del Musikverein, Thomas Angyan, anche i complimenti di un veterano blasonato dell’orchestra, Walter Barylli (93 anni), Konzertmeister dei Wiener dal ’38 al ’72, e tante volte violino di spalla anche di Toscanini: “erano anni che non sentivo suonare così i Wiener”, ha detto.