Perchè Ozzy Osbourne è così “estremo”? C’è un pizzico di Neanderthal nel suo Dna

Pubblicato il 27 Ottobre 2010 - 15:31 OLTRE 6 MESI FA

Forse il segreto del talento musicale non è scritto nel Dna, ma di sicuro un’analisi del genoma può spiegare qualche bizzarria del comportamento delle rockstar. E’ il caso di Ozzy Osbourne, l’ex leader dei Black Sabbath, che di recente ha raggiunto il genetista James Watson nel club di coloro che hanno avuto il sequenziamento completo dei propri geni, in cui è stato trovato un frammento di Dna che può essere fatto risalire addirittura all’uomo di Neanderthal.

Il progetto del sequenziamento, spiega Scientific American, è stato portato avanti da due compagnie private statunitensi, ed è stato accettato volentieri dal cantante: “Ero curioso – spiega il cantante in un articolo sul London Times – vista la quantità di baldoria in cui ho sguazzato nella mia vita, fra alcol e droghe, non c’à nessuna ragione medica per cui io sia ancora vivo. Ma forse il mio Dna può spiegarlo”.

Oltre al genoma “preistorico”, che può spiegare ad esempio l’abitudine di Ozzy di staccare la testa a morsi ai pipistrelli durante i concerti, l’analisi ha trovato altri indizi sulla sua propensione per gli eccessi: “Una mutazione del gene Adh4, ad esempio – spiega Jon Armstrong, un dirigente del laboratorio che ha fatto l’analisi – lo rende sei volte più a rischio di sviluppare dipendenza da alcol, ma gli conferisce anche una migliore capacità di metabolizzarlo”.

Se ci fossero a disposizione più Dna di cantanti, afferma il ricercatore intervistato dalla rivista, si potrebbero scoprire anche quali geni sono legati al talento, e se sono in qualche modo correlati a quelli delle dipendenze o dei comportamenti compulsivi: “La musica è una caratteristica fondamentale degli uomini, e potrebbe essere interessante studiarla da questo punto di vista – spiega – Ozzy ha suggerito di proseguire lo studio con Keith Richards, il chitarrista dei Rolling Stones”.