Patty Pravo: “Sono stata trigama. In totale ho avuto sei mariti”

primo piano
Pubblicato il 4 Novembre 2019 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA
patty pravo 70 anni ansa

Patty Pravo oggi (foto Ansa)

ROMA – Patty Pravo confessa al Corriere della Sera e racconta di essere stata trigama, ossia di essere stata sposata con tre persone contemporaneamente.

Ma andiamo con ordine. Patty Pravo, nell’intervista, racconta molti aneddoti della sua vita. Uno di questi è di aver fatto una traversata atlantica in solitaria: “Ne ho parlato con Giovanni Soldini e non si capacitava di come fossi viva, perché lui va super organizzato, io ero partita terra terra… Sono quasi crepata dalla noia: dovevo solo tenere su le vele. I viaggi da sola li ho imparati, poco più che ventenne, negli anni 70, perché, al Cairo, seduta sotto la Sfinge, sono diventata amica di un cammelliere vecchiotto. Mi ha passato una canna, mi ha insegnato i cammelli, mi ha portato nelle oasi”.

Patty Pravo, nell’Italia degli anni Sessanta, è stata un simbolo di indipendenza ed emancipazione femminile. Ciò è stato possibile grazie al fatto di essere cresciuta, in famiglia, con molta libertà. Il suo primo rapporto lo ha consumato a 14 anni. Oggi lo ricorda così: “A 14 anni, una mattina, invece di andare a scuola, sono andata a fare l’amore. Torno a casa felice. Dico: nonna, nonno, ho fatto l’amore e mi è piaciuto molto, posso tornarci nel pomeriggio? Mi ci hanno mandata”.

Non ancora ventenne, Patty Pravo ebbe un successo enorme. Tutto grazie ad uno dei brani manifesto del periodo, Ragazzo triste scritta da Gianni Boncompagni. La canzone venne lanciata grazie ad Alberto Crocetta del Piper: nel noto locale romano, Patty divenne una sorta di regina. Da questo momento la sua carriera è stata tutta in discesa: “A tre anni dall’esordio, avevo già uno show in tv col mio nome. Ero ricca da schifo, infatti i soldi non li ho mai considerati e avrei fatto meglio a conservarne di più. Ma lavoravo tanto: ero abituata, venendo dal conservatorio. Ero diplomata direttore d’orchestra, perciò mi era facile comandare una band”.

E veniamo al capitolo matrimoni. Dopo quelli con Gordon Fagetter e Franco Baldieri, arrivò la relazione col collega Riccardo Fogli, il cantante dei Pooh che allora era sposato con Viola Valentino. Per via della relazione, il manager dei Pooh mise Fogli davanti ad un bivio: o l’amore con Patty Pravo o la band. “Riccardo scelse me – racconta la Pravo -. Finì perché io dovevo lavorare e non è bello portarsi dietro uno che non lavora. Ci siamo sposati in Scozia, con rito celtico, per cui, non è con lui che divento bigama”.

L’amore a tre arriva poco dopo: “Lavoravo con Vangelis all’album Tanto, entro nel suo studio e vedo un bellissimo ragazzo che suona il basso, Paul Martinez. Poi un altro, bellissimo, che suona la chitarra, Paul Jeffrey. Amarci in tre fu naturale. Abbiamo anche abitato insieme a Roma […] Le nozze vere sono quelle con Martinez. Il problema nasce quando sposo a San Francisco l’americano Jack Johnson, grande chitarrista. Dopo Pensiero stupendo, me n’ero andata a vivere lì per bisogno di normalità. Comunque, venne fuori che il matrimonio con Baldieri non era stato annullato bene. Dunque, ero bigama. Mi salvai perché scoprimmo che ero ancora sposata anche con Martinez e la trigamia non è contemplata dalla legge. In totale, fanno sei mariti, quattro veri”.

Patty Pravo, nel 1992 è anche finita a Rebibbia per droga: “Ci sono stata tre giorni, rilasciata con tante scuse perché cercavano cocaina, ma io, se c’è una cosa che non ho mai preso è la coca. Il resto sì. Cominciai a casa del pittore Mario Schifano, anni 60. Aveva vasi pieni di pilloline, ci bivaccavano i Rolling Stones”.

Oggi Patty Pravo, vero nome Nicoletta Strambelli, di anni ne ha 71. E sul rapporto con la droga e con l’amore rivela: “Di droga non ne uso ora, con la roba che circola. Neanche la canna che Ornella Vanoni prende per dormire. Mi chiama sempre dopo mezzanotte. Amori platonici? Neanche quelli. Mi guardo intorno e non vedo nessuno. Poi, mi piacciono i giovani e la gioventù di adesso non ha fascino”.

Fonte: Corriere della Sera, Huffington Post