Paul McCartney rivuole i diritti delle canzoni dei Beatles e fa causa alla Sony

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Gennaio 2017 - 13:03 OLTRE 6 MESI FA
Paul McCartney rivuole i diritti delle canzoni dei Beatles e fa causa alla Sony

Paul McCartney rivuole i diritti delle canzoni dei Beatles e fa causa alla Sony

ROMA – Paul McCartney rivuole i diritti delle canzoni dei Beatles e fa causa alla Sony. La Sony/Atv Music, che negli ultimi decenni ha custodito e tutelato i diritti dell’intero catalogo dei Beatles, si è vista recapitare una citazione in giudizio da parte di Paul McCartney che insieme a John Lennon dal 1962 ha firmato praticamente tutto il repertorio dei Fab Four.

Il baronetto McCartney, dice più d’uno, s’è portato avanti con il lavoro e cioè trarre sempre il massimo profitto dalle sue hit, le più copiate al mondo (Yesterday è a tutt’oggi la canzone che ha avuto il più alto guadagno dai diritti d’autore nella storia della canzone). Si è portato avanti perché, fra poco più di un anno c’è una importante scadenza, spiega La Repubblica.

I legali di McCartney fanno riferimento al Copyright Act del 1976 che stabilisce che i diritti per le opere realizzate prima del 1978 debbono ritornare ai loro autori 56 anni dopo la data del copyright originale: e nel 2018 saranno 56 anni da quando John Lennon e Paul McCartney cominciarono a scrivere insieme canzoni nel 1962. (Carlo Moretti, La Repubblica)

Alla Sony/Atv Music sono rimasti di sasso, la risposta negativa non si è fatta attendere, “with all due respect”, ovviamente. che si deve a un sir della corona, oltre che un mito pop.

“Sony/ATV ha il più alto rispetto per Sir Paul McCartney con il quale ha intrattenuto un lungo, amichevole e per entrambi fruttuoso rapporto, segnato sempre dal profondo rispetto per il ricco catalogo di canzoni firmate Lennon e McCartney. Abbiamo collaborato da vicino per decenni sia con Sir Paul sia con i curatori del patrimonio di John Lennon per proteggere, preservare e promuovere il valore di lungo termine del catalogo. Siamo molto dispiaciuti che abbiano avviato questa causa che crediamo sia insieme inutile e prematura”.