I Punkreas denunciano: “Siamo stati aggrediti in hotel dai carabinieri”

Pubblicato il 1 Luglio 2011 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA

I Punkreas

TORINO – Dopo il concerto al Free Music Festival i Punkreas (da 15 anni uno dei gruppi leader del punk in Italia) si ritrovano, come di consueto, in una delle stanze prenotate all’Euro Motel di Nichelino (Torino) per commentare la serata. All’improvviso, racconta la band, un odore strano, difficoltà a respirare, un bruciore agli occhi e delle voci fuori dalla porta non proprio amichevoli. “Alcuni carabinieri che alloggiavano nel nostro albergo hanno deciso a modo loro di farci smettere di parlare”, denuncia la band in un comunicato.

Un episodio che ha scioccato i cinque musicisti, i quali ancora non si spiegano il perché di un gesto simile da parte delle forze dell’ordine presenti nell’albergo, verso cui comunque hanno deciso di non sporgere nessuna denuncia di tipo legale.

Un resoconto ancora parziale di quanto è accaduto nella notte fra mercoledì e ieri mattina, e che anche al comando dei carabinieri di Moncalieri stanno cercando in queste ore di ricostruire, arriva da Flaco, il chitarrista della band: “Saranno state le due quando siamo rincasati all’hotel – racconta a Repubblica – immediatamente all’entrata abbiamo visto l’ingente presenza di militari in divisa, che subito si sono rapportati con noi con modi diciamo poco amichevoli. Una volta saliti in stanza, abbiamo semplicemente fatto quello che facciamo sempre dopo i nostri concerti: ci siamo trovati a parlare di com’era andata la serata. Alle 3.30, però, senza che vi sia stato nessun preavviso o richiamo dalla direzione né dagli ospiti delle stanze vicine, tre del gruppo che erano ancora in camera sentono dapprima bussare con violenza alla porta e poi cominciano ad avvertire grosse difficoltà respiratorie e bruciore intenso alla gola e agli occhi”.

“Una cosa incredibile. Qualcuno da fuori pompava gas da sotto la soglia della porta. Ovviamente nessuno voleva uscire da lì per paura di essere aggredito dai militari, ma l’aria era satura”. Il motivo di una reazione così impulsiva e sconsiderata? Secondo il musicista deve essere tutto dipeso dal fastidio che i Punkreas stavano procurando al sonno dei carabinieri con il loro vociare in stanza: “Solamente dopo che il nostro tour manager si è accorto della gravità di quello che stava succedendo, le cose si sono gradualmente sbloccate con l’arrivo di un’ambulanza e di un’altra pattuglia di carabinieri di Nichelino. Hanno capito che eravamo una band anche abbastanza famosa e hanno cambiato subito atteggiamento minimizzando l’accaduto. Invece di rientrare in stanza abbiamo lasciato l’albergo per recarci a casa a Milano, con un ricordo bruttissimo di questa notte assurda. La sensazione più dolorosa però è quella dell’impotenza davanti a un abuso di potere”.