Sanremo, Morgan: rifarei tutto fino alla galera

Pubblicato il 24 Febbraio 2010 - 18:52 OLTRE 6 MESI FA

Il cantante Morgan

“Rifarei tutto, forse lo rifarei meglio. Sono un uomo libero, finché non mi mettono in galera”, ha detto Morgan nell’intervista che ha rilasciato a Il Fatto del giorno su Raidue. “Vediamo se qualcuno mi mette in galera per ragioni ideologiche”, ha aggiunto il cantautore.

Sanremo per Morgan “é stato quest’anno di qualità davvero bassa”. L’artista ha spiegato di aver provato a vederlo, ma “mi riaddormentavo – ha detto – come si fa con un brutto film. La prima serata l’ho vista per pura informazione”. E ancora: “In un festival di regime non potevo esserci, ero troppo pesante”. L’Italia? “Non è tanto un paese ipocrita, ma è un paese che ha paura. Secondo me c’é un sacco di brava gente, buon senso e bella musica, tutte cose che a guardare Sanremo verrebbe da dire che non esistono”.

E tornando all’uso terapeutico della droga, ha sottolineato: “Tutti in Italia contestano l’uso farmacologico, poi se gli si fruga in tasca hanno il Tavor e sono pieni di vino”. Il musicista ha spiegato di salvare, tra gli artisti in gara “Enrico Ruggeri, Irene Grandi, Malika Ayane e Marco (Mengoni) perché il pezzo l’ho scritto io… potevano anche avvertirmi comunque”. Quanto alla polemica inscenata dall’orchestra nell’ultima serata ha detto: “Gli orchestrali hanno fatto veramente bene. L’orchestra amava tantissimo la mia canzone anche perché era stata scritta per un’idea sinfonica”.