Umbria jazz winter: omaggio a Celentano

Pubblicato il 23 Dicembre 2011 - 19:40 OLTRE 6 MESI FA

ORVIETO (TERNI) – Umbria Jazz Winter (Orvieto, dal 28 dicembre all'1 gennaio) parte dalle canzoni di Celentano. A inaugurare il festival sara' lo spettacolo ''Le memorie di Adriano'', ennesimo omaggio del jazz italiano alla canzone d'autore.

Dopo Fred Buscaglione, Gino Paoli, Lucio Battisti, Domenico Modugno, Fabrizio De Andre', tocca ora al ''molleggiato'' nazionale vedersi riscrivere nel linguaggio del jazz il suo repertorio e quello degli altri membri del Clan. La band e' di livello assoluto, con Peppe Servillo cantante, i fiati di Fabrizio Bosso e Javer Girotto, il piano di Rita Marcotulli, il contrabbasso di Furio Di Castri e i tamburi di Mattia Barbieri.

Il suono che caratterizzera' il festival orvietano e' pero' il mood latino dei pianisti Chano Dominguez, spagnolo, Michel Camilo, di Santo Domingo, e Gonzalo Rubalcaba, originario di Cuba. Al solito, corposa la sezione italiana, con Danilo Rea che si ritaglia un posto in prima fila con un omaggio in trio ai Beatles ed un duo di pianoforte con Camilo.

Umbria Jazz prova a ripetere l'esperienza del duo Chick Corea-Stefano Bollani. Quel sodalizio funziono', ma forse il duo Camilo-Rea e' piu' rischioso perche' inevitabilmente giocato sulle diversita' piu' che, come nel caso Corea-Bollani, sulle analogie. Ancora Rea, che assieme a Flavio Boltro rileggera' pagine operistiche di Monteverdi e Cilea.

Altri momenti interessanti di jazz italiano promettono il duo Giovanni Guidi-Gianluca Petrella, Paolo Fresu con due diverse formule, Renato Sellani in trio, Pietro Tonolo con un omaggio a Coltrane, il grande Franco Cerri.

Umbria Jazz Winter inaugura poi il trentesimo anniversario della morte di Thelonious Monk con un tributo firmato dall'anziano pianista Stan Tracey, una gloria del jazz britannico, e dalla Lidyan Sound Orchestra. Da segnalare, infine, il ricordo dell'Astor Piazzolla piu accademico con Juan Pablo Joffre Romarion insieme alla orchestra d'archi I Solisti di Perugia.

La formula del festival prevede anche veglioni la notte di fine anno e concerto di gospel (The Harlem Jubilee Singers) in duomo il pomeriggio di Capodanno. Per il resto, musica tutto il giorno, non soltanto jazz, e street band in centro storico (i Funk Off).