Ibrahimovic: 14,5 milioni e li vuole esentasse alla faccia di Hollande

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 17 Luglio 2012 - 15:02 OLTRE 6 MESI FA
Zlatan Ibrahimovic (LaPresse)

PARIGI – Povero Ibrahimovic, un uomo amareggiato, arrabbiato, deluso e ferito nell’orgoglio. Lui, il centravanti svedese, voleva rimanere a Milano. Aveva persino da poco comprato una casa più grande e invece… Invece attraverso una lunga e non ancora conclusa trattativa condotta dal suo agente Mino Raiola, ha ottenuto dal Paris Saint Germain persino un aumento di stipendio rispetto ai 12 milioni annui che incassava al Milan. D’altra parte l’inflazione c’è per tutti. Non contento però, Ibra, il suo ingaggio lo vuole anche esentasse. Sui super redditi francesi grava infatti la spada di Damocle della tassa extra promessa dal presidente Hollande, il 75% sui maxi redditi. Un bel problema.

Il Corriere della Sera racconta, raccogliendo le impressioni di chi Ibrahimovic conosce, di un uomo turbato:

“Infuriato, teso, inacidito. Chi ha avuto il piacere di incrociare di persona o telefonicamente Zlatan Ibrahimovic negli ultimi giorni si è trovato di fronte una persona delusa, tradita, arrabbiata, in preda a quel mix di emozioni che si provano quando si viene scaricati senza mezzi termini. Il centravanti svedese, che fra oggi e domani potrebbe firmare il contratto che lo legherà al Paris Saint Germain per i prossimi tre anni, non si capacita dell’inedito status da indesiderato. Un’onta per lui che in ogni tappa della carriera ha sempre deciso quando e come interrompere la relazione con il club. Zlatan non è abituato a non decidere del suo futuro in totale autonomia. Così, nonostante un mese e mezzo fa avesse puntato l’indice sui problemi economici del Milan sollevando la questione dal ritiro della nazionale svedese (‘Rispetterò il contratto ma la società non ha soldi per comprare i giocatori che servono’), l’attaccante non aveva intenzione di lasciare Milano”.

Aveva ragione probabilmente a dire che il Milan non ha i soldi, le cessioni di Thiago Silva e di Ibra sono figlie proprio di una volontà di contenimento della spesa e dei costi, anche se per lo svedese pare abbiano contato anche i problemi caratteriali che non hanno contribuito alla creazione di un feeling tra lui e il suo ormai  ex allenatore Allegri.

“Per una volta avrebbe assecondato con maggior convinzione le esigenze dei familiari piuttosto che i desiderata di Raiola. La moglie si è ambientata a Milano, in città lei e Zlatan hanno appena comprato una casa più grande, a due passi dalle abitazioni di Antonio Cassano e di Wesley Sneijder. Non era nei programmi di Ibra un trasloco”

… E poi Adriano Galliani gli aveva promesso la maglia numero 10. Era tutto perfetto, casa nuova e più grande, la maglia più prestigiosa. In cambio di tutto questo Ibra era disposto anche ad accontentarsi di soli 12 milioni di euro l’anno. Ma i sentimenti non sono tutto nel calcio e così il Milan, senza curarsi dell’aspetto umano, ha deciso di venderlo. Solo per vil denaro. Non poco vil denaro a dir la verità.

E allora Ibra, ferito e deluso, ha deciso di ripagare il mondo con la stessa moneta: se il Milan ha pensato solo ai soldi, allora anche io farò lo stesso. Ottenere un aumento per adeguare il suo compenso all’inflazione dagli emiri del Qatar, proprietari del club parigino, non è stato difficile, e i 12 milioni annui sono diventati quasi 15. Ma non basta, se non c’è spazio per i sentimenti e conta solo il denaro, allora bisogna dribblare la nuova tassa promessa da Hollande: 75% per i redditi sopra il milione di euro. Quando la tassa arriverà ancora non è dato saperlo, ma è bene premunirsi prima e quindi Ibra ha chiesto che il suo compenso sia esentasse, netto, o che comunque il club francese gli garantisca che quando la supertassa sarà varata non sarà a carico suo.

È un modo ingiusto quello dove viviamo, dove non c’è posto per i sentimenti e conta solo il denaro. Il povero Ibra se ne sta rendendo conto a Formentera, sdraiato sulla spiaggia, dove sta attendendo di sapere se l’anno prossimo guadagnerà 1 milione di euro al mese o 1 milione e 200 mila euro. Povero Ibra.